Pesaro

Pesaro, assalto al bus della Recanatese dopo la sfida salvezza. Ricci: «Gesto ignobile, tifosi che non ci rappresentano»

A bordo famiglie con bambini. Lanciati petardi e oggetti che hanno mandato un vetro in frantumi. Una mamma: «Vergognatevi»

PESARO – Assalto al bus dei tifosi della Recanatese. E’ successo anche questo dopo la rocambolesca sfida salvezza tra la Vis Pesaro e la Recanatese. I pesaresi si sono guadagnati la permanenza nel campionato di calcio di Serie C ma fuori dallo stadio le cose sono trascese.

Attimi di preoccupazione a bordo dei quattro pullman dei tifosi ospiti, mentre stavano lasciando la Pesaro. Infatti i mezzi sono stati bersaglio all’ingresso del casello autostradale di un vero e proprio agguato premeditato. Gli assalitori hanno agito da una strada secondaria adiacente al casello. Hanno lanciato petardi, un bengala e ogni tipo di oggetto contundente che poteva recare danno ai pullman. A bordo c’erano anche famiglie con bambini al seguito. Un bus specifico era adibito proprio a loro ed è stato quello che ha avuto la peggio.

Un vetro è andato in frantumi dopo il lancio di un oggetto non ben identificato. Per fortuna che le schegge del vetro non hanno ferito nessuno. In queste ore la polizia è al lavoro per cercare di identificare gli autori del vile attacco che ha macchiato una giornata di sport, festosa per la Vis, deludente per la Recanatese, ma che comunque doveva anche essere d’insegnamento per i tanti bambini al seguito. Il sindaco di Pesaro Matteo Ricci ha commentato: «Quello che è successo dopo la partita è vergognoso. Pochi cretini, che non rappresentano i tifosi pesaresi e la città, hanno assalito un pullman di famiglie pieno di bambini di Recanati. Con questo gesto ignobile hanno rovinato una serata che doveva essere di festa. Esprimo tutta la mia vicinanza e solidarietà alle famiglie di Recanati e alla Recanatese».

Sconcertati i genitori dei piccoli che si sono rivolti direttamente ai social: «Vergognatevi – ha scritto un genitore – avete assalito un pullman di famiglie pieno di bambini». E il tenore è poi proseguito: «Caro sindaco come minimo deve delle scuse pubbliche a noi famiglie recanatesi e a tutti i bambini presenti nel pullman. Abbiamo avuto tanta paura».

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