PESARO – Il parco San Bartolo avrà più membri nel Cda e consulenti. Ed è polemica politica. «In Commissione Ambiente – spiega la consigliera regionale Micaela Vitri – abbiamo assistito all’ennesimo atto di prepotenza da parte della maggioranza che ha imposto l’iscrizione d’urgenza all’ordine del giorno del prossimo consiglio regionale la proposta di legge 97, a prima firma Baiocchi, sulla riorganizzazione del Parco San Bartolo».
Che prosegue: «Una proposta, che fa passare da 5 a 7 i membri del cda, scavalcando Comuni e associazioni, semplicemente per una sete accecante di poteri. L’aumento dei membri del cda del San Bartolo è il tentativo di governare il parco da Ancona, come fosse una landa da colonizzare, e si aggiunge alla lunga lista di poltronifici approvati dall’inizio della legislatura. In una fase storica in cui tante famiglie e imprese, soprattutto piccole e medie, faticano a resistere a causa del rincaro delle bollette di luce e gas, le priorità della maggioranza di destra sono quelle di approvare la proposta di legge Baiocchi, che ha come unico scopo l’aumento del peso della Regione nel cda del Parco San Bartolo, e incrementare i consulenti».
Per la consigliera Dem: «Chi giustifica questa scelta dicendo che la Regione finanzia interamente le attività del parco è smentito dai numeri perché la giunta Acquaroli nel 2022 ha messo 30mila euro per il centro visite contro gli 841mila euro ottenuti dal Parco con la coprogettazione del Comune di Pesaro: 14mila euro che l’ente ha messo a frutto per il recupero del sentiero delle passioni, 470mila euro vinti tramite bando europeo per il ripristino della strada del mare, 177mila euro spesi per l’efficientamento e riqualificazione della nuova sede e 80mila euro investiti in migliorie per l’accessibilità».