PESARO – Turismo, obiettivo offerta condivisa con l’entroterra. Basta campanili e compartimenti stagni, per attrarre visitatori serve un programma comune.
Fare sinergia con i Comuni della provincia per presentarsi con una proposta unica, davanti agli enti preposti alla promozione; aumentare la qualità del turismo; rafforzare gli elementi utili alla destagionalizzazione. Questi gli obiettivi condivisi durante “Turismo e territorio: sviluppare una destinazione diffusa e sostenibile”, secondo Tavolo di lavoro promosso dal Comune di Pesaro a cui hanno partecipato decine di professionisti del comparto tra cui istituzioni, albergatori, tour operator, guide turistiche, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, associazioni e agenzie organizzatori di eventi, sportive e culturali.
A coordinare il pomeriggio di ieri (19 novembre), che si è svolto nella sede Alpitour World di Pesaro, il sindaco Andrea Biancani e il vicesindaco assessore alla Cultura e al Turismo Daniele Vimini, che hanno messo “sul piatto” 3 temi.
La promozione che, ha ricordato il sindaco, «Non spetta ai Comuni, il cui compito è l’accoglienza. Per questo il territorio provinciale deve presentarsi in maniera plurale ma coesa alla Regione Marche, che ha questa competenza e, con questa, i budget e le risorse da investire». Al centro del ragionamento di Biancani e Vimini, il progetto “50×50 Capitali al Quadrato” da tutti richiamato, che è stato capace mettere in rete i contenuti e le proposte culturali e turistiche dei Comuni in occasione di Pesaro 2024. Dopo la riforma delle funzioni delle province, «è venuto a mancare il suo ruolo di collante, di regia nella promozione del territorio. Un ruolo che spetterebbe alla Regione ma, considerato quanto poco fatto dalla stessa finora, serve individuare il soggetto che dovrà assumersi questo progetto comune».
Qualità del turismo. «È chiaro che dobbiamo puntarci e lavorarci. Pesaro ha la metà dei posti letto di Gabicce, non possiamo pensare di avere un turismo di massa come fossimo solo una “città di mare”, quando fra l’altro mancano anche gli ombrelloni per i turisti. Dobbiamo capire chi vogliamo essere, rischiare e lavorare insieme per questo».
Il Comune ci sarà, assicura il sindaco, «Le iniziative che presenteremo per le prossime stagioni puntano tutto su una proposta di qualità. Confermiamo che la città ospiterà grandi eventi culturali (dal cinema alla filosofia, dalla danza al teatro passando per la poesia) che stiamo cercando di distribuire nel corso dei mesi per far sì che il pubblico scelga di raggiungerci per parteciparvi».
Questo per supportare l’azione di destagionalizzazione già avviata con l’anno da Capitale. «L’Amministrazione ha in cantiere 44 milioni di interventi che ci permetteranno di aprire nuovi edifici per la cultura, la vera sfida verterà su come gestirli e mantenerli» ha concluso Biancani.
Il vicesindaco Vimini, affiancato dall’assessora all’Ambiente, Maria Rosa Conti, ha evidenziato che l’appuntamento del Tavolo di lavoro «è necessario per fare il punto insieme ai professionisti del comparto, raccogliendo proposte e riaggiornando la strategia turistica sull’anno prossimo». Il vicesindaco assessore alla Cultura e al Turismo riprende poi il tema della destagionalizzazione. «In questo 2024, grazie alla spinta della Capitale e degli elementi che sono concorsi, abbiamo registrato un incremento forte delle presenze nel primo semestre del 2024. Questo indica che, probabilmente, una nuova strada l’abbiamo trovata. Ora dobbiamo consolidarla, lavorando a una maggior riconoscibilità del territorio. Per richiamare il turismo convegnistico, ad esempio, che abbiamo intercettato per la prima volta grazie anche al nuovo Auditorium Scavolini. È un pubblico che va interrogato e a cui dobbiamo proporci uniti».
Utili in questo senso saranno gli elementi distintivi e di prestigio esistenti: i prodotti enogastronomici, «legati a una visione centrata sull’agro-ecologia» ricorda l’assessora Conti; la figura di Rossini, centrale per la narrazione culturale fatta tramite il ROF, gli spazi museali dedicati, il collegamento con l’identità musicale della città e dei pesaresi, ma anche per quella gourmand del compositore; le strutture – di medie e grandi dimensioni come l’Auditorium Scavolini e la Vitrifrigo Arena – utili a richiamare convegnistica e ed eventi sportivi.