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Pesaro
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Pesaro, la biosfera resta in piazza: ecco i costi. E i mosaici del duomo saranno digitalizzati

Per la sfera 104 mila euro in due anni. Avanti anche con il progetto-video che consentirà di fare un viaggio all’interno dei tappeti musivi

La biosfera

PESARO – La Biosfera rimarrà in piazza del Popolo.

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Approvata con 20 voti favorevoli e 10 contrari la delibera sulla “Variazione al Piano triennale degli acquisti di forniture e servizi 2025-2027 e aggiornamento Dup 2025-2027” che prevede un impegno di 104mila euro, distribuiti in due anni (2026-2027) per la manutenzione e la creazione di due nuovi contenuti sulla Biosfera che, come ha annunciato il sindaco Andrea Biancani durante il Consiglio comunale. «Rimarrà in piazza del Popolo, ho già inviato una lettera alla Soprintendenza per far sì che la Biosfera possa rimanere nel cuore della città con anche il suo palco attorno, dove sarà possibile continuare ad organizzare eventi culturali. Questo perché ormai è diventata un simbolo ed è anche classificata come scultura digitale, un oggetto di design e una forma d’arte contemporanea paragonata alle bellezze che vantiamo nel nostro patrimonio culturale, certamente non un semplice schermo che riproduce immagini. Quello è già presente sulla facciata del Comune ed è disponibile per la promozione e sponsorizzazione del territorio, aziende, attività o eventi», ha sottolineato il sindaco.

La manutenzione dell’installazione artistica, nel 2024 e 2025, è stata sostenuta economicamente dalla CTE Square – Casa delle Tecnologie emergenti, progetto che sarebbe dovuto terminare al 31 dicembre 2024 ma che è stato prorogato dal MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) al 31 dicembre 2025. Poi un passaggio sui costi: «Una qualsiasi piccola mostra organizzata in città quando pensate possa costare? – chiede retoricamente il sindaco all’opposizione – Con 50mila euro organizziamo solo una piccola mostra perché questi sono i costi alti della cultura, soprattutto della cultura di spessore che cerchiamo di proporre noi ai nostri turisti e cittadini».

Non solo Biosfera, ma la cultura dell’innovazione passa anche per i Mosaici del Duomo dove, grazie alla CTE, verrà finanziato un progetto per 180mila euro al fine di digitalizzare e realizzare un video immersivo dei tappeti visibili. «Un progetto che sarà in grado di ricostruire la loro storia cronologica attraverso immagini e video da realizzarsi grazie alle nuove tecnologie e alla digitalizzazione 3D e HD, data proprio dalla Casa delle Tecnologie emergenti senza la quale non ci sarebbe stato alcun tipo di progetto simile – ha continuato Biancani -. In un primo quadro operativo, l’intervento (delineato da Soprintendenza delle Marche, Università Politecnica delle Marche e Università di Urbino) potrebbe basarsi sull’acquisizione del perfetto gemello digitale dei mosaici che verrà elaborato utilizzando tecniche 3D avanzate, laser, scanning e fotogrammetria. Per riuscire a vedere i contenuti digitali verrà messo a disposizione dall’Arcidiocesi un locale, in prossimità del Museo Diocesano e antistante il Duomo, in cui in cui sarà possibile “viaggiare virtualmente” nella storia, alla scoperta delle bellezze culturali della Cattedrale di Santa Maria Assunta. Un progetto in grado di farci vivere delle vere emozioni e su cui c’è una progettualità importante».

«La mia speranza – conclude Biancani – è anche quella di poter rendere maggiormente visibili i mosaici del V secolo d.C (quelli inferiori), considerata la loro preziosità. Nonostante le problematiche sottolineate, relative allo spostamento del bene per la sua decontestualizzazione e futura conservazione, già emerse più volte nel corso degli anni, rimane comunque da parte mia un sogno che non abbandono, ma al momento continuiamo a valorizzare al meglio quello che possiamo mostrare subito alla città».