PESARO – Cadono intonaci e calcinacci dalla caserma della Polizia stradale, area transennata e proteste del sindacato.
Marco Lanzi, segretario del Siulp spiega: «Nei giorni scorsi, a Pesaro, i vigili del fuoco sono intervenuti alla Caserma della Polizia Stradale in via Gagarin, 114, per mettere in sicurezza la struttura in seguito agli ennesimi crolli.
I vigili del fuoco hanno dovuto rimuovere le parti pericolanti e delimitare con nastro tutta la zona interessata dai cedimenti.
La caserma della Polizia Stradale è stata inaugurata nel mese di novembre dell’anno 2000. È quindi un edificio relativamente recente ma ciò nonostante, nel corso del tempo, gli agenti atmosferici e in particolare le piogge hanno provocato cedimenti e molteplici infiltrazioni d’acqua che hanno portato ad un progressivo deterioramento delle parti interne e, soprattutto, esterne della struttura.
Il fatto grave è che questo è soltanto l’ultimo di una lunga serie di episodi che, oramai da anni, sono stati puntualmente segnalati sia all’Agenzia del Demanio competente sia al Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche».
Ma per ora non è stato fatto nulla. «Nonostante i ripetuti allarmi e le numerose segnalazioni corredate dai relativi verbali dei vigili del fuoco, gli organi competenti non hanno realizzato nessun intervento di ristrutturazione e di messa in sicurezza della caserma, con il risultato che la situazione continua inesorabilmente a peggiorare.
Il nuovo crollo, al pari di alcuni dei precedenti, ha interessato delle aree e delle zone di transito e di accesso sia dei cittadini sia degli operatori di polizia che lavorano nella struttura. È evidente che tale situazione rappresenta un grave e concreto pericolo per l’incolumità pubblica e per tutti coloro che entrano ed escono dallo stabile della Sezione Polstrada.
Vi è il rischio concreto, come attestato anche dai vigili del fuoco, che qualche persona possa essere colpita dal crollo di qualche calcinaccio o cornicione.
Se non si interverrà immediatamente, l’imminente fine dell’estate e il probabile aumento delle precipitazioni, non potranno che aumentare tali rischi e determinare nuovi danni alla struttura, senza contare che una totale mancanza di manutenzione comporta anche una forte perdita del valore dell’immobile. Non aspettiamo, come purtroppo troppo spesso accade, di correre ai ripari soltanto dopo il verificarsi di una tragedia».