PESARO – L’idea del sindaco per Pesaro Capitale Italiana della Cultura: invitare il presidente francese Macron, grande appassionato di Rossini.
Per Matteo Ricci, intervenuto alla trentaquattresima edizione del Salone del Libro di Torino, «è arrivato il momento di pensare in grande e di sviluppare un programma triennale in grado di portare nel nostro territorio eventi e personalità internazionali».
«Sarebbe bello ospitare in città figure come Macron, un grande appassionato di Rossini. Nel 2024 potremmo organizzare un grande evento a Pesaro che possa unire Italia – Francia». Collegato da remoto allo stand della Regione Marche, Ricci ripercorre i momenti più significativi della candidatura. Essere Capitale Italiana della Cultura è una grande occasione per Pesaro e per tutta la regione. La chiave del nostro successo? Presentare un dossier basato sui temi della natura e della città-orchestra». Sostenibilità, transizione ecologica, innovazione e cultura, «sono le grandi sfide epocali che ci aspettano. Un esempio concreto che unisce natura e cultura è la Sonosfera, un unicum mondiale inaugurato insieme al presidente David Sassoli».
Sfide che il territorio dovrà affrontare insieme: «Comuni, associazioni, Regione unite per suonare insieme una melodia di pace», ha detto Ricci ricordando che la vittoria di Pesaro2024 è stata dedicata a Kharkiv, come noi Città Creativa della Musica UNESCO, che abbiamo deciso di adottare e aiutare concretamente».
Infine il momento più significativo della candidatura: «Oltre alla proclamazione, il giorno dell’audizione. Lì ho avuto la consapevolezza che avevamo dato il meglio e che potevamo realmente farcela. Siamo riusciti a concentrare in 30 minuti i concetti chiave del nostro dossier, dando concretezza alla solidità del progetto grazie anche a testimonial come Liliana Segre, Valentino Rossi. Ora dobbiamo trasformare questa vittoria in una grande occasione per tutta la regione, coinvolgendo nelle Marche grandi personalità italiane e internazionali del mondo della cultura, cinema, musica, arte».
Ma anche grandi capi di Stato. «Dobbiamo pensare in grande: il 2024 sarà l’anno nel quale le Marche si presenteranno al mondo e Pesaro rappresenterà l’Italia. Dobbiamo essere bravi a sviluppare un programma triennale attrattivo e far diventare la nostra città un luogo di grandi eventi internazionali. Il brand di Pesaro2024 se depositato nell’immaginario collettivo avrà un effetto moltiplicatore anche per gli anni successivi».