PESARO – Oltre 1 milione di pernottamenti nell’anno capitale. È il dato diffuso dal Comune di Pesaro che sostiene che «il capoluogo ha trainato le Marche e i numeri di Pesaro 2024, Capitale italiana della cultura lo confermano».
A dirlo sono il sindaco Andrea Biancani e il vicesindaco assessore al Turismo Daniele Vimini, in vista della presentazione delle strategie e dei dati che hanno segnato «l’anno straordinario per la città e il territorio appena concluso» alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano di domani. I turisti di Pesaro 2024 sono cresciuti nei numeri e hanno scelto di rimanere più a lungo in città: «Rispetto al 2023, anno in cui l’effetto “anticipatore” della Capitale su cui abbiamo lavorato con attenzione si era già fatto sentire, i pernottamenti sono cresciuti oltre il 28%, pari a circa 240mila presenze in più, passando dagli 812mila agli oltre 1 milione». Sono i dati dell’imposta di soggiorno a confermare Pesaro come «destinazione turistica più attrattiva della Regione – aggiungono Biancani e Vimini -, è l’unico comune che è riuscito a raggiungere, superandolo, il milione di presenze nel 2024. Il dato è ancora più sorprendente se paragonato alla disponibilità dei posti letto alberghieri: a fronte di una capienza inferiore rispetto ad altre destinazioni regionali, presenta performance più alte, soprattutto “fuori stagione”».
«Numeri davvero significativi se si considera che, tra gennaio e dicembre, la regione Marche ha registrato incrementi attorno al +3% (nel 2023 le presenze erano 11.354.555)» spiegano Biancani e Vimini supportati dai numeri del biennio 2022-2024, «anch’esso in forte crescita per la nostra città che ha raggiunto una crescita a due cifre di oltre il 37% (nel 2022 le presenze erano 741.340) ai circa del 2024 confermandosi luogo prescelto dai turisti in arrivo nelle Marche» che, nel biennio 2022/2024, registra valori sensibilmente inferiori».
Positivi i risultati turistici del periodo estivo in cui le strutture sono stabilmente sold out: «Una costante negli ultimi anni che indica chiaramente come la crescita avuta, il vantaggio competitivo portato da Pesaro 2024, abbia permesso di destagionalizzare i flussi in arrivo in città. Obiettivo primario che ha guidato la nostra strategia e la programmazione delle iniziative e progettualità dell’anno della Capitale e dell’anno “preparatorio” alla stessa». L’effetto traino della Capitale della Cultura è stato dato da “50×50 Capitali al quadrato”, progetto che ha coinvolto tutti i 50 comuni della provincia di Pesaro e Urbino con iniziative culturali e creative che ha garantito flussi turistici non solo sulla città, ma sull’intero territorio provinciale spalmate sull’intero anno.
Non solo mare: +110% registrato dai musei della città che, nel 2024, hanno staccato 85.000 biglietti: più del doppio rispetto a quelli venduti nel 2023. Lo testimonia anche il “record” di presenze del ROF, l’edizione 2025 del Festival ha fatto registrare il numero più alto della sua storia in termini di presenze (21.473) ed un incasso di 1.366.000 euro». La valutazione finale della Capitale della Cultura consolida una strategia che valorizza la propria offerta culturale e creativa, realizzando un sistema turistico non solo collegato alla stagionalità ma capace di attrarre visitatori su Pesaro e sui comuni della provincia per tutto l’anno.