Pesaro

Pesaro, il caso Assange e la libertà di informazione, giornalisti e Amnesty: «Battaglia di tutti»

Spettacolo teatrale, dibattito e riflessioni sulla libertà di stampa. «La verità deve essere sempre in grado di emergere»

PESARO – Il 20 e il 21 febbraio la Corte suprema di Londra deciderà se Julian Assange avrà ancora o meno la possibilità di ricorrere alla giustizia britannica contro la richiesta di estradizione presentata dagli Stati Uniti.

Ma chi è Julian Assange e perché è diventato un simbolo della libertà di informazione? Amnesty International, impegnata a livello internazionale in una campagna di sensibilizzazione in favore del fondatore di Wikileaks, e l’Ordine dei Giornalisti delle Marche insieme per riflettere.

Sabato 17, alla sala delle Arti in strada Malpighi 5 dietro la villa La Limonaia, è andato in scena il caso Assange e la libertà di informazione: un Bug nel sistema. Un evento che unisce il potere dell’informazione, la forza del teatro e la passione per i diritti umani.

Le parole di attivisti e giornalisti si sono uniti alla performance della compagnia La Piccola Ribalta. Dopo i due interventi introduttivi di Eleonora Farrauto, referente Amnesty International Circoscrizione Marche, e di Franco Elisei, presidente dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche, le relazioni principali, hanno analizzato la vicenda Assange e gli attuali rischi per la libertà di stampa. Poi è stato il turno dell’avvocato Marco Vitali e del giornalista Maurizio Blasi, direttore dell’Ifg di Urbino ed ex caporedattore del Tgr Rai Marche.

A seguire, ‘Bug’ uno spettacolo teatrale di Maddalena Boiani, guidato dalla regia di Francesco Corlianò ed Erika Vaccarini, con la straordinaria interpretazione della Piccola Ribalta. Attraverso metafore affascinanti e performance coinvolgenti, “ug” ha trasportato il pubblico nell’animo tormentato di Julian Assange, offrendo una prospettiva unica sulla sua lotta e sulla lotta di tutti coloro che difendono la libertà di stampa.

Il giornalista Raffaele Vitali ha moderato il dibattito. «Il nostro obiettivo – concludono i responsabili di Amnesty Pesaro – è quello di condividere voci e speranze per un futuro in cui la verità sia libera di emergere. La battaglia per la libertà di informazione riguarda tutti noi».