Pesaro

Pesaro, caso Collodi, i genitori: «Anna viene portata in braccio da noi, chiediamo una rampa»

Sit-in in piazza con i compagni di classe della bambina diversamente abile. «Il Comune ha proposto una soluzione che non va bene»

Il sit-in in piazza a Pesaro

PESARO – Anna è una bambina diversamente abile che frequenta la scuola primaria Collodi di Pesaro, in via Ugolini. Arrivata all’ingresso ha davanti una rampa di scale. I genitori chiedono da due anni la realizzazione di uno scivolo per abbattere questa barriera architettonica e per garantire l’uscita in caso di emergenza.

I genitori di Anna, gli altri bambini della scuola e i loro genitori hanno fatto un sit in piazza per chiedere al Comune di intervenire. Manifesti e cartelloni a terra con scritto: «Inclusione vera», «Anna siamo noi», «Spazio calmo, voi ci entrereste durante un terremoto?». Lo spazio calmo è la soluzione proposta dal comune, un luogo dove ripararsi in caso di emergenza. Ma per i genitori di Anna non è la soluzione.

«Mia figlia entra dall’ingresso portata in braccio da noi perché questa è la vera inclusione – sottolinea Mamma Elisa – L’ascensore non è tale ma è un montacarichi. Non è sempre funzionante ed è sul retro, un aspetto che non garantisce l’inclusione. Vogliamo la rampa, siamo irremovibili».

Tra cartelloni e interviste, i genitori di Anna sono stati chiari. «Ci battiamo da due anni per questa rampa che impedisce l’accesso in libertà a mia figlia e l’uscita in caso di emergenza. Siamo qui in una protesta pacifica e ma determinata contro il Comune che a nostro parere, ma anche secondo la legge, ha proposto soluzioni non sufficienti. La parola inclusione è stata usata molto dai politici, ma a un po’ a dismisura e ci battiamo per il rispetto della normativa sull’accessibilità alle scuole, in questo caso trascurata».

Al sit in anche diversi esponenti del centrodestra che stanno portando avanti questa battaglia nei tavoli politici.

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