PESARO – L’opposizione chiede la sfiducia del presidente di Marche Multiservizi, il Consiglio respinge al mittente la mozione.
Portava la firma dei consiglieri Andreolli, Boresta, Marchionni, Redaelli, Malandrino, Marinucci, Bartolomei, Canciani e Dallasta la mozione di indirizzo con cui gli stessi hanno proposto la “Sfiducia al presidente di Marche Multiservizi e richiesta di dimissioni” (17 voti contrari ottenuti dal documento; 11 i favorevoli).
Il consigliere Lega Dario Andreolli ha spiegato: «Il 12 dicembre 2022 il Cda che Pierotti presiedeva, ha votato un’operazione funzionale alla realizzazione di un impianto di stoccaggio di materiale industriale. Non entro nel merito della scelta, ma del rapporto esistente tra l’allora sindaco di Pesaro, cioè colui che fa la nomina, e il presidente del Cda, rispetto alla quale il primo deve avere un rapporto fiduciario. Secondo le dichiarazioni fatte da Ricci anche in quest’aula, l’allora sindaco non era mai stato coinvolto e mai aveva stato esercitato forme di controllo su un’operazione importante dal considerevole impatto politico». Rivolto a Biancani, «Lei da consigliere regionale si era opposto all’operazione nel merito e nel modo in cui era svolta. Il presidente è reo di non avere un dialogo con il Comune su scelte strategiche».
La consigliera Fdi Serena Boresta ha parlato di una «Vicenda ambigua e imbarazzante. Il presidente Pierotti ha mancato di riferire su una vicenda importante come quella di Riceci all’ex sindaco Ricci. In precedenza, si era anche occupato degli aumenti degli stipendi e anche in quella occasione non aveva riferito dell’operazione. Inadempienze gravissime».
Per Redaelli: «La governance di MMS agli occhi di questo Consiglio non è mai stata chiara, tantomeno gli input dati dall’amministrazione comunale alla società partecipata. Serve una pianificazione seria sulle società partecipate, come anche scritto nel DUP dove, al contrario, Marche Multiservizi non è nemmeno citata».
La consigliera Pesaro Svolta Marchionni ha sottolineato: «Quando ho letto la riconferma di Pierotti ho pensato che a far male poi trovi giovamento, è come se venisse premiato chi fa disastri. Pensiamo davvero che i cittadini non si siano resi conto che il ruolo pubblico di MMS ha il potere di un formalismo e basta? Sindaco, pensa che confermando Pierotti si cancella ciò che è successo in passato? Serve discontinuità, una strategia a lungo termine».
Malandrino: «Quando in Consiglio comunale uscì la questione Riceci e anche quella riferita all’aumento degli stipendi, ci fu una vera e propria rivolta popolare. Era stata decisa in fretta e furia e nessuno sembrava saperne nulla, nemmeno lo stesso sindaco. Con un’interrogazione, in passato, ho chiesto all’ex sindaco Ricci le dimissioni delle figure che avevano mancato di queste importanti informazioni, senza però avere alcuna risposta. Mi chiedo, adesso: perché riconfermare la figura di Pierotti nonostante i gravi errori commessi?».
Marinucci ha incalzato: «Ho firmato la mozione per l’errore fatto: quello di approvare l’aumento a 2 cifre (del 66%) dei compensi dicendo che “nessuno se ne era accorto” e in tempo di vacche magre. Con che faccia si fanno aumenti quando i cittadini imbufaliti per l’aggravio delle bollette?». «Per questi incarichi servono persone di competenza, o almeno con una certa autonomia decisionale».
Infine Lanzi a chiudere gli interventi dell’opposizione: «Sorpreso dalla riconferma di Pierotti: con la scelta sbagliata di Riceci MMS ha buttato dalla finestra oltre 3,2milioni di euro».
Il sindaco Biancani ha provato a far chiarezza: «Non c’è un atto, una nomina o un decreto ufficiale con cui io riconfermo Pierotti alla presidenza di Marche Multiservizi. Le nuove nomine verranno fatte quando opportuno. Le persone che andrò a nominare nei prossimi mesi saranno scelte con coscienza; sono una mia prerogativa e tali devono rimanere. Quando lo riterrò necessario, nominerò alla guida di Marche Multiservizi una persona di mia fiducia». Poi il sindaco Biancani ha toccato il tema dell’aumento delle tariffe del settore idrico: «Da amministratore, al momento della decisione, mi sono assunto la mia responsabilità. La richiesta è stata presentata nell’Atoo che, ricordo a tutti, ha una guida politica di centrodestra. La stessa destra che oggi fa la raccolta firme e da contro al Comune di Pesaro per l’aumento delle tariffe legate all’acqua; questa è fantascienza pura». Il sindaco Biancani ha anche guardato al futuro: «Nei primi mesi del 2029 le tariffe dei rifiuti schizzeranno alle stelle, sia a Pesaro che Fano. Il mio obiettivo sarà quello di fare investimenti sul settore idrico, che si decideranno assieme a tutta l’assemblea Aato». E, infine, anche il paragone con Fano: «Ha una società pubblica che ha aumentato le bollette dell’acqua del 10% (pesaro dell’8%), eppure nessuno dice niente. Mi sembra che quanto detto oggi dalla destra pesarese sia pura demagogia e populismo»