PESARO – Il centrodestra guarda alle prossime elezioni amministrative del 2024 e lancia un nuovo modello di governo.
«Al lavoro per lanciare un nuovo modello di governo – fanno sapere i gruppi consiliari di Lega, Prima c’è Pesaro, Fratelli d’Italia e Forza Italia – Rilanciamo una campagna di ascolto e coinvolgimento della città per condividere un percorso proiettato verso il futuro e in cui le persone possano essere veramente protagoniste delle scelte che le riguardano. Da troppi anni la propaganda del sindaco e della giunta non corrisponde alla realtà dei fatti. Una città di incompiute, di progetti fermi al palo e di sprechi. Vogliamo costruire, attraverso la partecipazione, una proposta alternativa che sappia valorizzare la vera Pesaro».
I partiti hanno tracciato la rotta che porterà nelle prossime settimane ad una serrata campagna di ascolto con associazioni, enti e cittadini. Si tratta di un lavoro di squadra di ampio respiro e molto trasversale, facilitato da una cabina di regia organizzativa composta da Serena Boresta, Dario Andreolli, Giulia Marchionni e Michele Redaelli.
«È’ il momento di dare una svolta. Pesaro è una città vittima della propaganda organizzata in questi anni dal sindaco e della giunta. Alla propaganda purtroppo non corrisponde una realtà come dimostrano la serie di incompiute, a cominciare dalle opere infrastrutturali cittadine più importanti come quelle dell’autostrada, dei Lavori Pubblici più importanti come il palazzetto dello sport, l’ex tribunale, il ponte cavalcavia. Una città in cui persino il teatro più importante è chiuso e non riuscirà ad aprire neanche per questa stagione estiva. Una città in cui gli sprechi sono all’ordine del giorno come dimostrano i soldi spesi per i gonfiabili e per la progettazione di un progetto folle come la “Rambla”. Una città a rischio di cause risarcitorie molto costose come nel caso del parcheggio di Porta Cappuccini, e dell’ex Amga. Una città dove non si fanno adeguate manutenzioni e dove il centro storico è lasciato piano piano decadere. E dove la capitale della Cultura rischia di essere un flop in questo contesto e senza proposte ed eventi concreti».
Il Centrodestra chiude: «Rilanciamo una campagna di ascolto a tutto tondo con la città, con le categorie produttive, con le associazioni, con le realtà di quartiere, con i comitati e con i cittadini. È necessario costruire una proposta alternativa a quella attuale che sia capace di ascoltare il civismo senza volerlo necessariamente cooptare e senza crearlo ad hoc come è stato fatto in questi anni dal PD di Pesaro. La dimostrazione è che l’attuale giunta è costruita sulle esigenze del congresso del partito democratico e delle ambizioni del sindaco, ma non su quelle della città. Vogliamo costruire una proposta alternativa sana. Vogliamo rendere pubblico e sistematico il lavoro di ascolto e di dialogo con la città, che già facciamo da anni, singolarmente o come partiti, perché tante persone e tante realtà pesaresi ci stanno contattando perché vogliono essere protagoniste di un rilancio vero e concreto della città. L’orizzonte è ampio e ciascuno può sentirsi incluso in questo percorso che come centrodestra sentiamo la responsabilità di avviare e che vogliamo allargare a tutti coloro che, come noi, sono consapevoli che una città migliore è necessaria e possibile».