Pesaro

Pesaro, centrodestra: «Per Largo Tre Martiri serve un rinvio: troppo impatto con nuovi palazzi e traffico»

Redaelli, Marchionni, Malandrino e Dallasta chiedono un confronto: «Struttura da sei piani preoccupante»

PESARO – Variante di Largo Tre Martiti, il centrodestra chiede di ascoltare i cittadini prima di procedere. Sono previsti due palazzi da cinque e sei piani.

«Giuste le perplessità emerse in commissione e nel quartiere ed occorre approfondire prima di compiere scelte definitive. Lunedì chiederemo il rinvio della discussione sulla variante di Largo Tre Martiri. Prima occorre ascoltare i cittadini e spiegare bene il progetto». 

Questa la posizione dei consiglieri di centrodestra Michele Redaelli (Gruppo Misto Centrodestra), Andrea Marchionni (Lega) e Daniele Malandrino (Fratelli d’Italia) che hanno già sollevato diverse perplessità in commissione urbanistica nei giorni scorsi.

Per i consiglieri «Dal punto di vista urbanistico, se questa delibera ha l’obiettivo di riqualificare gli immobili dell’ex Suzuki, genera però anche preoccupazioni riguardo soprattutto la nuova viabilità prevista che rischia di creare un imbuto su via Agostini su cui verrà scaricato tutto il traffico a seguito della chiusura dell’ultimo tratto di via Caboto. È oggettivo che su via Agostini ci sarà un enorme aumento di traffico ed è corretto valutare tutte le conseguenze considerato che siamo in una zona residenziale. Se è vero che questa era una scelta già prevista dal PRG, dall’altro non è corretto non vederne le criticità e minimizzare le preoccupazioni sia dei residenti, sia dei tanti pesaresi con cui abbiamo avuto modo di confrontarci in questi giorni. Occorre un approfondimento prima di prendere scelte definitive».

«In commissione abbiamo chiesto la disponibilità dell’Amministrazione ad un incontro con il quartiere e con i cittadini ed apprendiamo che l’assessore Della Dora lo farà già questo mercoledì. Crediamo pertanto doveroso rinviare la discussione in consiglio comunale, prevista per lunedì, in una data successiva all’incontro coi cittadini calendarizzato per mercoledì 13 marzo, altrimenti questo risulterebbe una presa in giro nei loro confronti».

Rincara la dose Giovanni Dallasta, consigliere d’opposizione: «E’ veramente impattante per quartiere e per la città tutta. In sostanza prevede la suddivisione di un unico comparto già previsto nel PRG, in quattro comparti indipendenti con capacità edificatorie variabili. Dove ora si trova la ex. Suzuki si realizzerebbe un palazzo di 6 piani e di circa 3500 mq, dall’altra parte della statale, nell’area dell’attuale distributore di carburanti un palazzo a 5 piani e nell’area verde, triangolare, tra le vie Caboto e via Agostini due fabbricati uno di proprietà pubblica di quasi 500 mq e uno privato di quasi 200 mq. In ultimo è prevista la chiusura dell’ultimo tratto di via LungoFoglia Caboto con deviazione della stessa su via Agostini a mezzo di una esse leggermente in pendenza. Entrando nel merito della delibera, non penso che sia urbanisticamente corretto ed accettabile realizzare un palazzo di 6 piani a 20 mt dal Fiume Foglia e a pochi metri dal bastione degli Orti Giuli inoltre sarebbe il fabbricato più alto della zona. Non penso sia giusto riversare in quella zona tutta quella volumetria con incremento urbanistico e di traffico, con entrata e uscita continua di mezzi soprattutto sulla Statale già congestionata. Per quanto riguarda la chiusura dell’ultima parte di via Caboto e deviazione su via Agostini, non sembra che la soluzione sia sostenibile in quanto, su via Agostini ci sono già abitazioni ed esercizi che creano traffico e il suo incremento interferirebbe anche con il parcheggio esistente delle attuali attività. In sostanza, l’Amministrazione partendo da una previsione urbanistica da pazzi ha elaborato una variante da matti. Noi dell’opposizione domani chiederemo un rinvio per un approfondimento nelle commissioni e con la cittadinanza».