PESARO – Morire di lavoro, i sindacati dicono basta. In piazza del popolo il presidio sotto la Prefettura per accendere un faro sul tema della sicurezza sul lavoro e degli incidenti mortali.
Oltre 40 incidenti sul lavoro al giorno dove i più penalizzati sono giovani e precari in un mercato del lavoro che vede meno del 10% dei contratti attivati nell’ultimo anno a tempo indeterminato. Una situazione preoccupante, in attesa risposte da parte del Governo nazionale, che ha portato Cgil e Uil a dichiarare quattro ore di sciopero generale.
Lo sciopero generale è per chiedere maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro, salari e pensioni dignitosi e una riforma fiscale all’insegna dell’equità e della giustizia.
«Siamo stati in piazza – ha spiegato Vania Sciumbata della Cgil – per rivendicare un cambio di passo sulle norme della sicurezza e una riforma del fisco. Sono obiettivi non più rimandabili, tanto che siamo saliti dal Prefetto per chiedere un impegno locale con protocolli territoriali. Anche le malattie sul lavoro sono salite sensibilmente e questo non è affatto positivo».
«Chiediamo una maggior attenzione negli appalti – ha sottolineato Maria Grazia Tiritiello della Uil – per questo serve un protocollo locale e maggiori controlli sui luoghi di lavoro. Chiediamo anche un modello d’impresa che tuteli i lavoratori attraverso i contratti nazionali».