Pesaro

Pesaro, tra spaccio e schiamazzi al parco, 23 giovani denunciati

Coronavirus, proseguono i controlli: sorpreso un 19enne con hashish assieme a tre ragazzi. Poi altri facevano serata al parco

carabinieri

PESARO – C’è chi spaccia e colleziona due denunce e chi schiamazza al parco. Ancora controlli per la verifica sull’osservanza del divieto di spostamento previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020. E tante persone ancora in giro. La denuncia è penale e rischiano fino a 3 mesi di carcere e 206 euro di multa.

Sono stati 535 i controlli effettuati nella giornata di domenica 15 marzo. Le violazioni contestate sono state 23, con conseguente segnalazione dei trasgressori alle competenti Autorità Giudiziarie.

Tra questi un 19enne di Tavullia sorpreso con tre coetanei con un paio di grammi di Hashish. I carabinieri del nucleo investigativo di Pesaro lo hanno denunciato per spaccio e anche per l’inosservanza del decreto sul Coronavirus che vieta assembramenti. Gli altri tre sono stati segnalati come assuntori.

Ma i carabinieri del radiomobile di pesaro hanno denunciato anche 5 giovani perché assembrati fra loro e senza giustificato motivo erano nel parcheggio di via Imola a Pesaro all’una e mezza di notte. Tutti ventenni, insieme per passare il sabato sera. Altri 3 denunciati a Gabicce di cui 2 maggiorenni e infine un minorenne a Vallefoglia. Si trovava assieme ad altri ragazzi, tutti scappati alla vista dell’auto dei carabinieri. Il gruppo è stato segnalato da una residente del posto infastidita dagli schiamazzi.

Sempre nella giornata di domenica sono stati compiuti 338 controlli alle attività commerciali senza alcuna contestazione di violazioni.

Si raccomanda la puntuale osservanza delle norme di contenimento previste dai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Si richiama, in particolare, l’attenzione delle persone sottoposte alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus, circa il divieto assoluto di uscire di casa e quella delle persone che abbiano sintomi di infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5 gradi a rimanere a casa e rivolgersi al proprio medico di famiglia e a limitare al massimo i contatti interpersonali.