PESARO – Comportamenti irresponsabili e conseguenze ovvie. Come la chiusura dei parchi a Pesaro. La Cna denuncia il fatto che c’è chi va a fare la spesa più volte al giorno pur di uscire e da Urbino arriva l’App che controlla gli spostamenti.
Le regole sono chiare, ma le continue denunce giornaliere dicono che c’è una fetta di popolazione che ancora non ha capito la gravità della situazione.
La Cna rende noto che i commercianti di generi alimentari, supermercati e fornitori segnalano come sempre più spesso come vi siano dei cittadini che si recano anche più volte al giorno nello stesso esercizio a fare spesa. Spesso l’acquisto si traduce in pochissimi articoli e viene ripetuto anche due-tre volte al giorno. Per molti insomma, quella della spesa alimentare diventa una scusa per uscire di casa stare un po’ all’aria aperta.
Assembramenti anche nelle aree verdi tanto che il Comune di Pesaro fa sapere di aver chiuso da oggi (19 marzo) tutti i parchi pubblici della città, in modo tale da evitare ulteriori occasioni di contatto tra le persone. Lo rende noto il sindaco Matteo Ricci che aggiunge: «Il dato che ci preoccupa di più è relativo alle persone in terapia intensiva. Ieri 119 casi: ogni giorno facciamo il punto con il presidente Ceriscioli per capire come l’ospedale si riorganizza. Oggi sono stati aperti i posti nella struttura di Villa Fastiggi. Gli ospedali nel sud delle Marche stanno offrendo supporto per l’emergenza nel nord della regione. E abbiamo anche una buona notizia con il primo estubato, oltre ai 24 dimessi di ieri».
Osserva ancora Ricci: «Da qui a domenica sono attesi i giorni più difficili, ma è presumibile che si resterà a casa fino a Pasqua. Per questo stiamo organizzando ulteriori servizi su tante attività, oltre a quelli già attivati, per fare sentire il Comune ancora più vicino alla cittadinanza e aiutare le persone. Ne abbiamo ragionato oggi in giunta, incontreremo i quartieri». Infine: «Domani è in programma il tavolo con associazioni di categoria, sindacati, banche e commercialisti per fare il punto sul decreto ‘Cura Italia’ e sulla grave crisi economica che sta colpendo il Paese e la nostra città».
Il sindaco chiude invitando i cittadini a stare a casa e collaborare. E dall’università di Urbino arriva la App “Digital Arianna”, diAry, che consente di tenere traccia degli spostamenti e delle circostanze rilevanti ai fini del contenimento del contagio da Covid-19. Per fronteggiare la diffusione del virus è infatti essenziale risalire ai luoghi e alle persone frequentati durante il periodo di incubazione.
I dati sono conservati sul dispositivo personale dell’utente, che può decidere liberamente di consultarli, esportarli ed eventualmente incrociarli con informazioni di pubblica utilità.
«Con quest’app consentiamo all’utente di conservare direttamente sul proprio dispositivo tutte le informazioni utili a tutelare se stesso e gli altri – dice Alessandro Bogliolo, responsabile del progetto – Come se tutti gli smartphone fossero una grande banca dati distribuita, in cui ciascuno gestisce i propri dati senza farli viaggiare in rete, ma sapendo che potranno essere incrociati in caso di necessità».