Pesaro

Pesaro, la cocaina in casa e una cassaforte con oltre 10 mila euro: scatta l’arresto

Gli agenti della squadra mobile hanno pizzicato un 30enne albanese mentre cedeva della sostanza. Era un personaggio di spicco nello spaccio

PESARO – Nell’ambito delle attività svolte al fine di contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti, il personale di questa Squadra Mobile ha individuato un cittadino albanese residente da tempo in questa Provincia, come verosimile personaggio di spicco nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina), tanto da essere diventato il punto di riferimento dei consumatori di parte di questo territorio.

Il barattolo dove teneva la cocaina

Infatti, durante la serata del 14 dicembre, l’uomo, incensurato e regolare sul territorio nazionale, con un lavoro stabile e quindi apparentemente insospettabile, è stato colto nella flagranza dei reati di spaccio e di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il 30enne veniva infatti osservato durante una cessione di 6,24 grammi di cocaina in favore di un cittadino italiano residente in zona, tossicodipendente e, successivamente, a seguito della perquisizione personale e locale, è stato trovato in possesso di ulteriori 120 grammi circa di cocaina, 10.040 euro in denaro contante dentro una cassaforte e un bilancino di precisione e di vario materiale, necessario per il confezionamento della sostanza.

Considerata la flagranza del reato, il rilevante quantitativo di sostanza stupefacente che evidenzia un buon inserimento del soggetto nell’ambiente del traffico di sostanze stupefacenti e la notevole somma di denaro, probabile provento dell’illecita attività, l’albanese è stato arrestato per i reati di spaccio e di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente ed portato, su disposizione del P.M. di turno della Procura della Repubblica di Urbino, alla Casa Circondariale di Pesaro.

La cassaforte coi soldi

Nel pomeriggio di giovedì, 16 dicembre, il G.I.P. presso il Tribunale di Urbino, competente per territorio, ha convalidato l’arresto applicando la custodia cautelare degli arresti domiciliari.

Rimane alta, pertanto, l’attività di polizia giudiziaria in questione che si inserisce in un quadro di attività della Polizia di Stato che coinvolge l’intera provincia, volta a contrastare in maniera capillare e con un’azione incisiva ed efficace l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti (in particolare cocaina).