Pesaro

Pesaro, scomparsa di Riccardo: la Prefettura non accoglie richiesta di svuotare la diga

Per la Prefettura di Pesaro un rischio troppo alto per gli operatori e fondale della diga del Furlo troppo melmoso per avere una certezza

La prefettura di Pesaro
La prefettura di Pesaro

PESARO – Riccardo, la Prefettura dice no allo svuotamento della diga. La richiesta dei genitori di Riccardo Branchini, il 19enne di Acqualagna scomparso il 12 ottobre, avanzata tramite il legale Elena Fabbri, non è stata accolta dalla Prefettura di Pesaro.

Il summit è avvenuto questa mattina nel palazzo del governo cittadino alla presenza di autorità, delegati Enel concessionaria della diga. Un incontro reso possibile grazie al deputato Antonio Baldelli che si è fatto carico della situazione.

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«Dopo una lunga riunione tra tutte le componenti del sistema di protezione civile insieme ai soggetti preposti alla gestione della diga e ai sindaci, siamo giunti alla conclusione che lo svuotamento totale della diga non si potrebbe avere perché, nell’invaso, entra l’acqua del fiume Candigliano – spiegano dalla Prefettura – Date le piene dei corsi d’acqua, frequenti in questo periodo dell’anno, sarebbe un rischio troppo alto per gli operatori coinvolti nelle ricerche. Poiché il fondo è melmoso, non si avrebbe mai la certezza di averlo controllato tutto quindi, sommando questo ai rischi concreti che potrebbero insorgere, siamo giunti a questa decisione», conclude la Prefettura.