PESARO – Esce per comprare la droga, seconda denuncia in tre giorni per un 31enne. Ancora controlli sull’osservanza del divieto di spostamento previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 marzo 2020 sul coronavirus. Ci si può muovere solo per lavoro, motivi di salute, visite mediche, acquisto di beni di prima necessità. La denuncia è materia penale e si rischia l’arresto fino a 3 mesi o la multa fino a 206 euro.
I carabinieri di Pesaro si sono imbattuti in tarda serata in due brasiliani che da Fano erano venuti a Pesaro. Uno dei due, 31enne, era già stato denunciato l’altro giorno sempre per essersi spostato senza giusto motivo. Così ha collezionato una seconda denuncia. Lui per tutta risposta ha detto ai militari: «A me non interessa il decreto, non mi interessa del coronavirus e delle regole, tornerò ancora perché devo cercare la droga».
Fermato anche un minorenne marocchino con un connazionale a spasso per la città. Anche per loro è scattata la denuncia. Così come per un albanese sulla ventina, sorpreso girovagare a Pesaro.
A Fermignano beccato un minore con precedenti, sorpreso più volte nella stessa giornata nel centro storico senza giustificato motivo, poi tre maggiorenni – uno di Napoli e gli altri due fermignanesi – trovati fermi in macchina lungo la strada. I tre erano già noti alle forze dell’ordine per precedenti penali legati a sostanza stupefacenti
Altre persone sono state denunciate in diversi comuni del Montefeltro per la stessa violazione. Un italiano di Piandimeleto si trovava vicino al campo sportivo della città senza praticare attività sportiva. Nell’autocertificazione aveva scritto però che era uscito per fare benzina.
Quattro persone sono state denunciate ad Apecchio. Si tratta di un gruppo di italiani maggiorenni di Fano che si trovavano senza motivo nelle vicinanze del rifugio Corsini, sul monte Nerone.
A Sassocorvaro fermato un maggiorenne che, al momento del controllo, ha sostenuto di essere diretto a Pesaro, a piedi, per fare la spesa provenendo da Pietrarubbia. Altri due maggiorenni di Tavullia si trovavano in zona Casinina sostenendo di trovarsi lì perché c’erano lunghe code nei supermercati.
A Sant’Angelo in Vado sono stati denunciati un maggiorenne italiano e due maggiorenni stranieri diretti in una pizzeria d’asporto che era chiusa.
Anche i finanzieri del Comando Provinciale di Pesaro sono stati impegnati nelle attività di vigilanza. Hanno denunciato 8 cittadini, tra cui anche una minorenne, che tra sabato e domenica avevano ritenuto di dedicarsi a visite a parenti e amici o a viaggi di piacere tra i principali comuni del territorio. Teatro principale delle “passeggiate” è stata la città di Fano dove le Fiamme Gialle hanno pizzicato in stazione due uomini residenti nella provincia di Pesaro-Urbino ed una ragazza di 17 anni, i quali, a bordo di un’autovettura, erano intenti ad attendere la madre di lei,
proveniente dalla Lombardia e residente in provincia di Varese, candidamente in arrivo con il treno per far visita alla figlia.
Sempre in stazione, proveniente da Falconara Marittima, i militari hanno individuato un’altra persona di origini africane che, di fronte alla richiesta di giustificazioni dei Finanzieri, ha dichiarato di essere andata a trovare un amico e di “non conoscere il Coronavirus”.
Non è mancato chi ha cercato di sviare i controlli fornendo informazioni scorrette: trovato alla fermata dell’autobus e proveniente dal comune di Vallefoglia, un uomo ha giustificato l’arrivo a Fano con presunti motivi di lavoro. Un immediato controllo ha però consentito ai militari di accertare come l’uomo lavorasse in realtà a Pesaro, come dipendente di una cooperativa sociale.
Ancora, è stato controllato e rimandato a casa un sedicente “sportivo”, trovato a percorrere in bicicletta la SS16, proveniente da Fano e diretto a Pesaro, suo luogo di residenza, che non forniva ai militari nessuna giustificazione.
Infine l’episodio di un automobilista, evidentemente molto distratto
rispetto al grave periodo in corso, che, fermato mentre percorreva la strada Panoramica “Ardizio” da Fano verso Pesaro, ha dichiarato di essersi recato a far visita al fratello e che non riusciva a capacitarsi di aver fatto qualcosa di vietato.