PESARO – Il “no” al cibo sintetico arriva anche dal consiglio comunale di Pesaro. Approvata (2 astenuti) la mozione dei consiglieri Mattioli, Petretti, Castellani, Vanzolini, Mariani e R. Biagiotti per dare “Sostegno ed adesione alle iniziative di Coldiretti contro il cibo sintetico” approvato dal Consiglio comunale all’unanimità.
La consigliera Mattioli ha presentato la mozione: «Dalla data di presentazione della mozione ci sono state modifiche. La volontà primaria era appoggiare la battaglia di Coldiretti e a favore delle iniziative di sensibilizzano sugli eventuali rischi legati alla salubrità di questi cibi». La mozione, ha spiegato: «Sottolinea il nostro appoggio alla campagna dell’associazione anche davanti ai ministeri competenti. Siamo anche noi dalla parte dell’Associazione Coldiretti che ha promosso la petizione contro il cibo sintetico e a favore di iniziative di sensibilizzazione finalizzate ad evidenziare i rischi della diffusione del cibo prodotto in bioreattori, che non salvaguarda l’ambiente perché comporta un maggiore consumo di acqua ed energia rispetto agli allevamenti tradizionali. Limita la libertà dei consumatori e omologa le scelte sul cibo favorendo gli interessi di pochi operatori, monopolizzando l’offerta di cibo nel mondo e spezzando lo straordinario legame che unisce cibo e natura. Non tutela la salute non essendoci ancora garanzie che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare. L’obiettivo è preservare il patrimonio agroalimentare, quale insieme di prodotti di espressione del processo di evoluzione socioeconomica e culturale dell’Italia, di rilevanza strategica sul territorio per l’interesse nazionale».
Il consigliere Andreolli ha rilevato: «La mozione coinvolge una grande filiera positiva: tutti i comuni marchigiani, la Regione, il Governo si sono uniti per andare nella stessa direzione, cioè contrastare un disegno politico più grande che mira a disintegrare il modello economico su cui si basa l’intero settore agricolo del nostro Paese».
Per Montesi «La mozione va nella direzione della precedente: se vogliamo la tutela e la salute dobbiamo avere cibi controllati e selezionati. Cosa sono i cibi sintetici? Sono posizioni prese da grandi aziende che dobbiamo contrastare per stare al fianco dei cittadini e delle famiglie. W il futuro, w il coniglio che continueremo a gustare».
Lugli ha detto: «Il cibo sintetico è stato creato per avere prodotti a basso costo, facilmente realizzabili e vendibili. E non è nemmeno sostenibile: richiede molte più materie prime della tradizionale agricoltura».
Infine Giulia Marchionni: «Il cibo divide ma mi fa piacere che il M5S a livello locale sia allineato alla posizione di Coldiretti, che è rafforzata dalla Regione Marche e che anche il Governo sta portando avanti tramite documenti che riconoscono che quello agroalimentare è un patrimonio nazionale e che è parte della nostra cultura: ogni cibo prodotto e coltivato in Italia, di fatto raccolta una storia, la nostra».