PESARO – Palazzina inutilizzata in Ospedale, il direttore Generale Ast Pu Alberto Carelli risponde alle dichiarazioni del sindaco Andrea Biancani. Il primo cittadino lamentava il fatto che gli ambienti fossero vuoti mentre c’erano persone lasciate nei corridoi del pronto soccorso nelle barelle.
«Sono locali che non sono autorizzabili per attività ordinaria, ma rientrano nel piano di emergenza Pandemico. Sono stati costruiti collegati all’emergenza Covid-19 e devono essere sempre necessariamente lasciati a disposizione per eventuali eventi con pericolo di contaminazione biologica del pronto soccorso principale. Locali da tenere sempre pronti come ‘pronto soccorso secondario’ e isolato così come prevede il PEIMAF (Piano di Emergenza Interna per il Massiccio Afflusso dei feriti) e anche il PEIMAF Nucleare Biologico Chimico. Per questo motivo per il momento non è ancora stato possibile utilizzare questi spazi, per altri fini. Dispiace non aver potuto parlare direttamente con il sindaco e spiegargli i principi giuridici e sanitari che hanno indotto la direzione a non poter utilizzare gli spazi della nuova palazzina evitando inutili e sterili strumentalizzazioni».
Carelli risponde anche in merito alle proposte esposte dal sindaco durante l’incontro avuto nei giorni scorsi riguardanti lo spostamento di tutti i servizi attualmente presenti nel centro diurno il Gabbiano e alla Cittadella della salute mentale di Muraglia: «quattro ipotesi non percorribili. Abbiamo preso il tempo necessario per vagliare le soluzioni presentate, ipotesi già vagliate dalla precedente direzione generale che ha classificato i quattro siti come non praticabili. Mi sono interessato personalmente in questi giorni e sono arrivato alla medesima conclusione. Il Galantara infatti sarà interessato dai lavori del PNRR per la realizzazione della casa della Comunità. Per quanto riguarda Casa Roverella i locali sono stati già dichiarati non idonei per i pazienti pschiatrici e disabili gravissimi e non hanno i requisiti minimi per avere l’accreditamento. L’ex ostello a Fosso Sejore è già stato finalizzato ad altre destinazioni, mentre la struttura dei Padri Comboniani, di proprietà della curia, non ha manifestato alcun interesse al punto da non aver nemmeno partecipato all’avviso pubblico indetto da questa Ast. Tutte le istituzioni devono lavorare insieme per permettere il trasferimento della Cittadella della Salute mentale il più presto possibile, operazione utile per consegnare alla regione le aree e avviare la demolizione in vista della costruzione del nuovo ospedale di Pesaro. Ribadisco la volontà di mantenere tutti i servizi più vicino possibile alla città, per andare incontro alle esigenze dei pazienti. Per questo chiediamo alle istituzioni tutte la massima sinergia e collaborazione con proposte che possano soddisfare tali esigenze».
Pesaro, il direttore Ast risponde a Biancani: «Palazzina inutilizzabile, eviti sterili strumentalizzazioni»
Carelli replica al sindaco sull'immobile vuoto al San Salvatore. «Serve per le emergenze da contaminazioni biologiche»