Pesaro

Pesaro, Fdi sull’allungamento della stagione balneare: «Ricci decide da solo, ma i bagnini non hanno margini»

Per il coordinamento il prolungamento estivo «è senza senso. Ci sono costi da sostenere e pochi ricavi. Bisogna concordare prima le regole»

Il lungomare di Pesaro

PESARO – Allungamento della stagione, Fratelli d’Italia critica la strategia del sindaco.

«Piace al nostro sindaco stupirci con proclami eclatanti fatti all’ultimo minuto. Questa volta però si è superato annunciando l’allungamento della stagione balneare fino al primo ottobre il giorno seguente alla chiusura della stessa. La stagione balneare 2023, iniziata il 29 aprile sarebbe dovuta terminare il 17 settembre, ma con ordinanza postuma, datata 18 settembre, il nostro sindaco ne prevede l’allungamento fino a ottobre. Poco importa se i bagnini, ottemperanti, abbiano già licenziato il personale superfluo, lavato e impacchettato lettini e ombrelloni, svuotate le cambuse e i frigoriferi. Lui così ha deciso come sempre da solo, e ha comunicato la sua decisione al popolo».

Il coordinamento Fdi incalza: «Forse non è a conoscenza che le spiagge, durante la stagione balneare, hanno l’obbligo di garantire la sicurezza dei bagnanti assumendo a proprie spese dei bagnini di salvataggio i quali avranno già presentato la richiesta di disoccupazione. Sicuramente, invece, non è a conoscenza dei costi che implica tenere aperta una attività commerciale perché lo stipendio del dipendente pubblico a fine mese viene bonificato comunque, indipendentemente dai soldi pubblici sprecati in iniziative sbagliate, mentre il margine di guadagno dell’imprenditore, e nello specifico del bagnino, è l’utile aziendale cioè il margine che rimane tra gli incassi e le spese sostenute. Chi garantisce ai bagnini il loro margine nei giorni settembrini quando i bambini sono rientrati a scuola, i genitori al lavoro e i turisti sono un miraggio? Ben vengano, invece, iniziative volte alla ricerca di turisti anche al di fuori della stagione balneare e la possibilità per i singoli di allungare la propria stagionalità in base alla propria clientela e organizzazione. Purché tutto sia concertato con le categorie interessate e soprattutto definito prima dell’inizio della stagione: non si cambiano in corsa le regole del gioco».