Pesaro

Pesaro, Fdi: «Rocca Costanza in stato d’abbandono, brutta cartolina della città»

Critiche da Boresta e Malandrino: «Desolante trascuratezza per la città capitale della cultura 2024»

Il vallato di Rocca Costanza

PESARO – Degrado e incuria a Rocca Costanza, sul caso interviene Fratelli d’Italia. «La città della cultura non potrà mai essere tale se chi attualmente la governa non è in grado di valorizzare le testimonianze storiche che la rappresentano e si limita a dedicarsi a vuoti annunci creati ad hoc al solo fine di apparire – sottolinea Serena Boresta, coordinatrice comunale – Uno dei più importanti biglietti da visita della nostra città è proprio la magnifica Rocca Costanza, elevata a simbolo storico di Pesaro. Ora, vederla in stato di completo abbandono ed incuria fa male».

Il Consigliere Comunale Daniele Malandrino incalza: «La causa è il pressappochismo e la miopia di questa amministrazione cittadina. È questa l’avvilente immagine che i turisti assoceranno alla nostra città? Ci domandiamo perché far fare una così “magra” figura alla città e ai pesaresi? Basta fare qualche centinaio di metri dal palazzo comunale per prendere atto del desolante stato di trascuratezza in cui versa questa storica rocca, nella città che dovrebbe essere la capitale della cultura 2024. Non sono sufficienti annunci e loghi per fare di Pesaro un vanto culturale, occorre custodire con la doverosa cura ed avvedutezza i preziosi beni storici che la contraddistinguono! Altro davvero non occorre stante la peculiare bellezza della nostra città, Forse è chiedere troppo?

Una giunta comunale che ormai si rappresenta come un complemento di arredo dei palazzi del potere, priva di una visione e di una programmazione, che non riesce neppure a presentare ai turisti e ai suoi cittadini una città in ordine, è segno non solo di incuranza ma anche di grave disinteresse».

Per Fdi «In questi giorni sui giornali si vedono foto di assessori e consiglieri di maggioranza capaci solo di autolodarsi con continui e vuoti annunci, quando invece tutto rimane fermo al palo, alcuni esempi? Colonie in viale Trieste un vero e proprio “obbrobrio”, Vecchio Palas ancora tutto fermo, giardini Piazzale della Libertà con le aiuole ancora non realizzate, le ringhiere del Moletto ancora tutte arrugginite, Cavalcaferrovia tutto fermo, via Curiel lavori ancora fermi dovevano partire dopo l’Epifania. Tutto ciò non solo dispiace e lascia una grande amarezza, ma ci porta ancora una volta a denunciare come Pesaro, la nostra bellissima città, viene trascurata e pregiudicata nel suo valore».

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