Pesaro

Pesaro, folle inseguimento: il conducente portava la droga. Ecco i retroscena

Il 25enne marocchino ha raccontato del suo primo viaggio sotto compenso. Ai domiciliari con braccialetto elettronico. Anche la compagna

PESARO – Sorpasso e schianto in largo Aldo Moro, il conducente era un corriere della droga: un viaggio che gli sarebbe valso 500 euro. È quanto emerso durante le udienze di convalida dei due arresti.

La Polizia di Stato di Pesaro e Urbino, venerdì scorso, lungo la SS 16, all’altezza dell’istituto Alberghiero, ha intercettato un’auto proveniente da Fano, già oggetto di interesse investigativo. Dopo aver intimato l’alt, ha fatto intendere di fermarsi, ma poi ha iniziato una precipitosa fuga in direzione di Pesaro, procedendo a velocità elevatissima, anche contro mano, noncurante dei veicoli che incrociava, mettendo in serio pericolo la sua e l’altrui incolumità.

Intercettato da altro equipaggio della Squadra Volante che provava a sbarrargli la strada, ha speronato il veicolo di servizio e continuato la folle corsa verso la città. Costantemente inseguito, con segnali luminosi e sonori attivi e ben visibili, il veicolo in fuga, ha terminato la corsa su alcune auto in sosta e sui pali di delimitazione della carreggiata. Dall’auto è sceso il conducente che, con in mano un grosso borsone, con dentro 5 kg di hashish, si è dato a precipitosa fuga lasciando all’interno una donna. E qui entra in gioco un ragazzo, Gianalberto che non ci ha pensato un attimo e ha fermato il ragazzo placcandolo stile rugby. Poi è arrivato il poliziotto a completare l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Il 25enne, assistito dall’avvocato Francesco Coli, ha detto che avrebbe dovuto solo fare da corriere per la droga in quanto a Milano aveva incontrato un connazionale che gli aveva proposto il viaggio con consegna per un compenso di 500 euro più le spese di autostrada e benzina. Connazionale che gli ha fornito anche l’auto. La droga doveva essere consegnata a un non precisato personaggio in un distributore tra Fano e Pesaro che avrebbe quindi riconosciuto la macchina. Ma nel punto di incontro non c’era nessuno, finchè è stato incrociato dalla Polizia. Spaventato, ha schiacciato l’acceleratore fino al finale noto.

La sua compagna, anche lei arrestata, difesa dall’avvocata Eleonora Nocito, ha detto di non sapere nulla della droga e che i due dovevano andare in vacanza nel riminese. Per entrambi il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la detenzione domiciliare con braccialetto elettronico.

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