Pesaro

Pesaro, il comitato: «Non abbattete le querce secolari per l’Interquartieri, pronta la denuncia»

Il comitato suggerisce un'alternativa per la costruzioni delle barriere artificiali tramite ingegneria naturalistica

Una quercia che rischia di essere abbattuta

PESARO – Nuova circonvallazione dell’Interquartieri, nasce il Comitato Salviamo le Querce di Pesaro.

A seguito dell’annuncio della chiusura, il 14 ottobre 2022, di Strada Arnaldo Carloni, (vicino agli orti degli anziani), per il completamento dei lavori della bretella autostradale, si è riaccesa l’attenzione sul destino delle querce ai lati del percorso.

«Purtroppo a tutt’oggi non risulta che si sia preso atto della loro esistenza e le piante continuano ad essere trattate come arbusti da accantonare per far posto alle barriere antirumore in acciaio – spiega il comitato – Presto saranno abbattute. A fronte di tale pericolo, non resta che il ricorso ad una denuncia formale alle autorità competenti per danni irreversibili all’ambiente e al paesaggio.
Il progetto non è stato redatto sulla base di un rilievo, ma tenendo conto della sola cartografia di indirizzo regionale e provinciale, senza rilievo botanico e soprattutto sopralluogo, pertanto non è evidente il valore delle Querce di Muraglia come probabile elemento di riferimento del progetto di mitigazione di impatto ambientale e di valorizzazione paesaggistica».

Per gli ambientalisti «In assenza di questa constatazione di esistenza, o più in generale ignorando il valore intrinseco e di relazione delle alberature col paesaggio, le successive fasi di progetto e di esecuzione procedono di conseguenza: nella logica di progetto non si abbattono querce centenarie con la chioma di 20 metri, ma specie che non hanno “particolare rilevanza dal punto di vista floristico-vegetazionale”. In sostanza anche nelle risposte alle sollecitazioni tese alla salvaguardia del patrimonio paesaggistico è prevalso il principio del corridoio veloce, libero da ostacoli e da essenze arboree, trattando il quartiere Muraglia come una corsia autostradale ad alta velocità.
Per riparare questo stato, non occorrono varianti di tracciato, in quanto le querce sono ai margini del corridoio; sarebbe sufficiente non costruire il tratto di barriera artificiale in corrispondenza della quercia, lasciando in essere quella vegetale esistente o ampliandola con delle barriere realizzate attraverso tecniche di ingegneria naturalistica, con decisioni avvedute e circostanziate della direzione lavori, risparmiando tempi di esecuzione e risorse finanziarie. Peraltro è una strada lasciata aperta dalla Condirezione Generale Nuove Opere di Autostrade. Ci auspichiamo che una presa d’atto del reale stato dei luoghi e della compatibilità con il progetto stradale possa scongiurare un danno irreparabile al patrimonio di Pesaro».

© riproduzione riservata