Pesaro

Pesaro, incivili dei rifiuti: la bici gettata nel cassonetto della plastica

Marche Multiservizi: «C’è una totale mancanza di rispetto nei confronti di tutti quei cittadini che si impegnano nella differenziata»

La bici gettata nella plastica

PESARO – Incivili dei rifiuti, la bicicletta finisce nel contenitore della plastica. Per Marche Multiservizi non si tratta di «semplici errori di conferimento, ma c’è una totale mancanza di rispetto nei confronti di tutti quei cittadini che si impegnano virtuosamente nella raccolta differenziata. Dalla corretta raccolta differenziata dipende però la possibilità di riciclare al meglio i materiali e di realizzare la transizione verso l’economia circolare».

Tra tutti i materiali la plastica è uno di quelli che, grazie alla sua versatilità, negli anni ha assolto numerose funzioni nella vita quotidiana, ma esistono tanti tipi diversi di plastica e per questo non tutti sono riciclabili allo stesso modo. Marche Multiservizi ogni anno raccoglie circa 53 kg di plastica per abitante, ma la presenza di materiali diversi ne rende talvolta difficile il riciclo.

Rinnovare il rifiuto di plastica ha un forte valore ambientale perché la trasformazione della plastica alla fine del suo ciclo di vita consente di risparmiare risorse naturali e riduce significativamente le emissioni di Co2 che si generano per la produzione di plastica nuova.

«Per fare bene la raccolta differenziata della plastica va ricordata una sola e semplice regola: nella plastica si conferisce solo quello che è stato imballaggio, cioè ha contenuto qualcosa. E allora sarà facile capire che spazzolini da denti, rasoi, giocattoli, sedie da giardino, scope, tubi di gomma, palloni, scarpe e ciabatte non hanno contenuto nulla e quindi non possono essere conferiti nel cassonetto della plastica. Più in generale gli oggetti di gomma e di plastica dura non vanno mai nella plastica».

Al contrario, sono certamente imballaggi e recipienti le bottiglie dell’acqua o delle bibite, i flaconi del detersivo o dei detergenti, i vasetti dello yogurt, le reti della frutta o della verdura, i sacchetti della pasta o delle patatine, le vaschette degli alimenti, la pellicola che le avvolge.

Se poi resta qualche dubbio, da alcuni mesi è disponibile anche un’assistente virtuale. E’ possibile scaricare gratuitamente la app “Il Rifiutologo”, digitare il nome dell’oggetto o scansionare il codice a barre e si otterranno subito le indicazioni sulla destinazione corretta del rifiuto.

Nell’era digitale è sempre più semplice fare bene la raccolta differenziata!