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Onoranze Funebri Santarelli
Pesaro
Baldi Brevetti Jesi

Pesaro, insulti e offese alla rivale per le vendite on line: a processo

A processo per diffamazione una siciliana che ingiuriava una pesarese. Rivalità accesa e scontro sulle offerte

PESARO – Offese social e lotta all’ultimo annuncio nei confini dell’affiliazione Amazon: denunciata per diffamazione.

Onoranze Funebri Santarelli
Baldi Brevetti Jesi

La rivalità accesa è scoppiata tra due donne: l’imputata 41enne siciliana e la parte offesa, una pesarese di 38 anni.

Alla base di tutto la gestione delle offerte di annunci Amazon. L’affiliazione è un programma in cui gli utenti che si dedicano alla creazione di contenuti, pubblicazioni e blog possono monetizzare il loro traffico. Tramite strumenti di creazione link semplici da usare, gli affiliati possono reindirizzare il pubblico alle loro raccomandazioni, fra i milioni di prodotti e programmi disponibili su Amazon, guadagnando a ogni acquisto o per ogni iscrizione idonea. Insomma, una sorta di influencer commerciali. Ed è su questo terreno che si è consumata la lotta delle offerte.

Le due si sarebbero fatte concorrenza, tanto che la siciliana ha preso di mira la pesarese e le avrebbe fatto terra bruciata. Si era creata due profili social falsi e avrebbe iniziato a scrivere sui gruppi delle offerte. «Abbiamo la spiona che parla parla però sta qua. Ma quando esci». E poi gli inviti a «uscire da questo gruppo». E ancora insulti come «ridicola» o «Mi copi il giubbotto, vergognati cagna». Fino ad accusarla di «copiare ogni mio post». E poi gli insulti: «lurida, povera stupida, dice che io la copio».

Una battaglia all’ultimo post per accaparrarsi clienti, finchè la pesarese l’ha denunciata per diffamazione aggravata per il mezzo social che ha un’ampia diffusione.

L’imputata ha scelto il rito abbreviato. Ieri il pubblico ministero ha chiesto 4 mesi di condanna. Il giudice ha rinviato per la sentenza.
La pesarese si è costituita parte civile tramite l’avvocato Matteo Mattioli che ha chiesto 10 mila euro di risarcimento per via dei danni materiali ricevuti dalle mancate vendite e ovviamente per una questione di reputazione della sua assistita.

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