PESARO – Issata al moletto la bandiera Blu, ma quest’anno c’è una pesante assenza, quella di Levante.
Il riconoscimento che è stato issato sul molo di lungomare Nazario Sauro, un momento a cui hanno partecipato anche le associazioni di categoria, gli operatori balneari e la Capitaneria di Porto. Si tratta della 20^ Bandiera Blu, un segnale di continuità che restituisce l’impegno dell’Amministrazione nella tutela e valorizzazione interventi a garanzia della qualità delle acque, dei servizi di qualità offerti e il valore delle iniziative di educazione e di tutela ambientale della città.
Presenti il Capitano di Fregata Clarissa Torturo, i rappresentanti di confartigianato Riccardo Giuliani e di CNA Antonio Bianchini, il dirigente Gianni Galdenzi e le Posizioni organizzative Davide Venturi e Marco Scriboni, mentre per il Consorzio di Ponente Antonella Baronciani, Giacomo Gaudenzi e Simone Baldassari.
Tra i 32 criteri di giudizio presi in esame dalla giura nazionale nell’assegnare il vessillo figurano: la validità delle acque di balneazione; l’efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria; la raccolta differenziata; le piste ciclabili; i corsi d’educazione ambientale; le strutture alberghiere. Da quest’anno, Fee ha inoltre inserito un nuovo parametro: l’impegno sociale e l’inclusività, in linea con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Eppure le polemiche non mancano perchè quest’anno la bandiera blu non è stata riconosciuta per il mare di Levante. Il problema cronico del Genica è uno dei fattori che ha inciso. Operatori balneari e del turismo hanno mosso critiche per aver trascurato questa porzione di mare.