PESARO – Gestione del parco, l’associazione La Voce del Miralfiore si fa sentire: «Con non poca sorpresa apprendiamo dell’accordo tra l’assessore Belloni e Legambiente circa un’apertura dell’amministrazione comunale verso la cittadinanza, finalizzata ad una collaborazione per la gestione e riqualificazione del Parco Miralfiore.
Sorpresa duplice: sia per l’atteggiamento dell’assessore al verde che fino a ieri sembrava essere di aprioristica chiusura verso le istanze portate dalle Associazioni, sia perché, lavorando sul campo per cercare di sanare una situazione in continuo declino per il parco, non abbiamo mai percepito in questi anni il supporto di Legambiente che invece, a quanto pare, sembra oggi rappresentare per l’amministrazione un interlocutore privilegiato».
L’associazione precisa: «Bene così, non ci offendiamo: l’importante è constatare che le richieste che da tre anni portiamo avanti come rete di associazioni e cittadini raggruppati ne “La Voce del Miralfiore” (mancanza di risorse pubbliche e specifico finanziamento nel Bilancio comunale, nessun investimento su professionisti ed esperti con affidamento a Cooperative non qualificate per la manutenzione e gestione del verde, assenza di un programma di gestione pluriennale strutturato in funzione delle diverse specificità delle aree del Parco), siano condivise anche da altre associazioni e che trovino, speriamo, un reale accoglimento da parte dell’amministrazione comunale.
C’è la necessità di coinvolgere le scuole (a partire dall’Istituto Cecchi e dal Liceo Artistico Mengaroni), di valorizzare il parco nei suoi aspetti naturalistici».
C’è un forte dubbio. «Su un aspetto di non poca importanza esprimiamo però una forte perplessità: l’assessore dichiara che l’intesa siglata possa secondo lui rappresentare “…la migliore risposta, senza bisogno di ricorrere alla nascita di comitati di gestione”. Vogliamo ricordare che il comitato di gestione è in realtà sempre esistito fino al 2020, ed è nato insieme al Parco stesso come strumento, voluto proprio dal Comune, atto a garantirne una gestione corretta, programmata e partecipata. Quello che, come Voce del Miralfiore continuiamo a ritenere imprescindibile è proprio il ripristino di un comitato, com’era in origine, costituito da almeno un rappresentante del Comune stesso, uno dell’ente gestore (con speranza che lo si individui) e uno della componente naturalistica, capace, oltre alla gestione, di mettere in atto le diverse proposte nate dal contributo di qualsiasi soggetto che abbia a cuore il parco.
Auspichiamo quindi di poter essere parte attiva in questa nuova intesa confidando, questa volta, che le porte dell’amministrazione al dialogo e alla partecipazione siano realmente aperte».