Pesaro

Pesaro, laboratorio prelievi e iniezioni di piazza Redi. «Va riaperto»

Chiuso per far posto alle Usca nella fase di emergenza Covid. I consiglieri regionali Biancani e Vitri presentano una interrogazione

Il test rapido di autoanalisi Covid-19

PESARO – Regione e Asur si erano impegnati a riaprire il laboratorio prelievi e iniezioni di via Comandino (zona piazza Redi), trasformato durante il covid nella base operativa delle USCA (Unità Speciale di Continuità Assistenziale).

L’emergenza è finita ma, ad oggi, i servizi non sono ancora stati ripristinati. Così il consigliere regionale Andrea Biancani e la consigliera Micaela Vitri hanno deciso di presentare un’interrogazione alla Regione per chiedere spiegazioni e sollecitare la riapertura dell’ambulatorio.

«Quell’ambulatorio – spiega Biancani – era un importante punto di erogazione di servizi, in particolare i prelievi e le iniezioni delle terapie, per i molti residenti, specialmente anziani, della zona e non solo, strategico per la sua posizione e ben attrezzato per l’accesso delle persone con disabilità, tenerlo chiuso ora che è finita l’emergenza è un disservizio non solo per il quartiere ma per tutta la città. Dal Distretto Sanitario di Pesaro erano arrivate rassicurazioni sul fatto che tutto sarebbe stato ripristinato al termine dell’emergenza pandemica ma, ad oggi terminata l’emergenza covid, l’ambulatorio non è ancora stato riattivato e per questo ho presentato una nuova interrogazione».

I consiglieri chiudono: «Ora che le USCA sono state trasformate in un servizio permanente (UCA) e non più speciale è possibile riorganizzare gli spazi riaprendo il laboratorio di Piazza Redi ai cittadini per le prestazioni che ha sempre erogato (prelievi e iniezioni in primis) e individuare in altre strutture sanitarie, anche più funzionali, la base di appoggio delle nuove UCA, che si occupano dell’assistenza a domicilio. Mi auguro che la regione capisca l’importanza di riattivare il punto prelievi per ridare alla popolazione anziana, alle persone con disabilità e ai residenti della zona e non solo, un importante punto di rifermento per l’assistenza sanitaria territoriale».