Pesaro

Pesaro, Malandrino (Fdi): «Mostra di Lucio Dalla, deficit da 120 mila euro: preoccupati per gli eventi della Capitale»

Il consigliere: «Servono investimenti strategici o rischiamo uno spreco di denaro e un indotto basso»

Lucio Dalla in visita al Museo Nazionale Rossini di Pesaro 2009 (Foto: Luca Toni)

PESARO – Mostra di Lucio Dalla, l’analisi del consigliere Fdi Daniele Malandrino.

«In seguito alla mia interrogazione in merito alla mostra dedicata a Lucio Dalla presso la Pescheria di Pesaro, emergono alcune considerazioni rilevanti che temo possano applicarsi anche ai futuri eventi di Pesaro 2024.
La mostra, costata complessivamente 154 mila euro, ha generato un incasso di soli 33 mila euro, determinando una perdita di circa 120 mila euro per le casse comunali. È innegabile che tale scarto finanziario sollevi non poche preoccupazioni per le attività del 2024.
Pur essendo consapevole che non ci si possa soffermare, per quanto riguarda la cultura, ad una valutazione esclusivamente economica, emergono delle preoccupazioni su come è stato organizzato l’evento».

Malandrino affonda: «La mancanza di una comunicazione efficace e di una sponsorizzazione adeguata hanno influito negativamente sugli esiti finanziari. La cultura, come già detto, non può essere ridotta a un mero calcolo di entrate e uscite, ma richiede investimenti strategici, si tratta pur sempre di fondi pubblici che devono innestare un volano positivo per l’economia e la cui allocazione deve sempre essere considerata con estrema attenzione.
Esprimo la preoccupazione che se simili criticità non vengono affrontate con decisione, il progetto “Pesaro 2024 Capitale Italiana della Cultura” possa partire con un viatico poco favorevole diventando un fallimento per tutta la città e uno spreco di denaro pubblico.
È indispensabile garantire una comunicazione accurata e una ricerca attiva di sponsor per assicurare il successo futuro alle iniziative culturali di ampia portata. Spero che, gli eventi futuri verranno organizzati con un adeguato sforzo
pubblicitario e una preparazione accurata degli stessi, cosa che si possa attrarre l’attenzione degli sponsor, creando non solo un indotto culturale positivo ma anche un ritorno economico sostenibile per la città».

Malandrino chiude: «Il successo di Pesaro come centro culturale dipende dalla capacità di affrontare queste sfide con determinazione e visione a lungo termine che, ad oggi, sembrano non esserci. Si può certamente spendere per un evento culturale pubblico ma non valutarne preventivamente l’impatto finanziario e non fare di tutto per ricercare sinergie tra pubblico e privato sono errori che una amministrazione moderna ed efficiente non può, e non deve,
permettersi».

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