PESARO – Pesaro è vicina alle donne afgane. Grande partecipazione alla manifestazione lanciata da Cittadini in Dialogo a sostegno delle donne afgane.
Sabato pomeriggio (28 agosto) in Piazzale della Libertà si sono radunate molte decine di persone per il sit in dal titolo “Le donne afgane esistono – Together we stand” che aderisce all’iniziativa promossa a livello mondiale da Economy of Francesco.
«Abbiamo voluto portare anche a Pesaro un momento di riflessione su quanto sta accadendo e la risposta della città è stata davvero calorosa – spiegano gli organizzatori di Cittadini in Dialogo – Abbiamo scelto di dare voce alle donne afgane attraverso alcune letture. Dalla teologa musulmana Shahrzad Houshmand Zadeh che parla del fondamentale ruolo della donna nella costruzione della pace, alla presentazione dell’artista Shamsia Hassani e delle sue opere, alla potente poesia di Meena Kamal.
Desideriamo mettere al primo posto il tema del valore della persona e l’importanza del prendersi cura dell’altro, come sottolineato nell’ultima lettura proposta, tratta dal messaggio di Papa Francesco per la giornata mondiale della Pace».
Numerosi i componenti delle istituzioni intervenuti a dimostrazione della sensibilità trasversale su questo tema e in pieno spirito dei Cittadini in Dialogo: un gruppo di persone appartenenti a diverse realtà che accettano la sfida del dialogo e del confronto. Erano presenti i Consiglieri Comunali Redaelli (fra gli organizzatori), Vanzolini, Conti, Iacopini, il Presidente Perugini ed il Vice Presidente Andreolli. Sono intervenuti anche l’Assessore del Comune di Pesaro Ceccarelli che ha manifestato la vicinanza dell’Amministrazione e l’Assessore regionale Stefano Aguzzi che attraverso un messaggio ha spiegato il lavoro che la Regione Marche sta mettendo in atto.
«Ciò che sta accadendo in Afghanistan ci riguarda e ci interessa – ribadiscono i Cittadini in Dialogo – Siamo grati a ciascuno dei partecipanti e vorremmo che questa iniziativa permetta di tenere accesa l’attenzione su questi fatti, senza distrarci o disinteressarci e soprattutto coinvolga ciascuno nell’essere attivi costruttori del bene comune».