PESARO – Questioni di droga e di soldi, tanto da infilarle le mani nel reggiseno per prenderle cento euro.
A processo davanti al giudice monocratico un nigeriano di 28 anni arrestato lo scorso 16 ottobre per fatti avvenuti all’interno del Parco Miralfiore.
Secondo l’accusa aveva avvicinato una connazionale per avere una somma di 200 euro che a suo dire lei gli doveva per una partita di droga mai consegnata. «Dammi i soldi, lo so che li hai nascosti. Te li prendo, ti strappo tutti i vestiti». Tanto che le avrebbe infilato la mano nel reggiseno alla ricerca di una banconota da 100 euro che le avrebbe visto nascondere.
Poi schiaffi in faccia e al corpo e le minacce. «Se non mi dai i soldi ti uccido» mentre le strappava il reggiseno e continuava a picchiarla. Lei lo implorava di smetterla perché sentiva dolore, ma alla fine lui le avrebbe preso i 100 euro.
Le grida della donna sono state sentite e hanno richiamato l’attenzione degli agenti della squadra mobile che erano già impegnati al Miralfiore così era stato bloccato dai poliziotti che lo hanno arrestato con l’accusa di rapina.
La nigeriana era stata portata al pronto soccorso e aveva rimediato graffi al seno, giudicati guaribili in 3 giorni. Di qui l’accusa di rapina e lesioni.
Le accuse si completano di danneggiamenti perché il nigeriano, una volta portato nella cella di sicurezza della Questra, aveva preso a calci la porta staccandone la lamiera.
Il giudice ha condannato il nigeriano a 1 anno e 2 mesi. Pena sospesa.