Pesaro

Pesaro, Marina Abramovic: «La mia vita è performance, Tik Tok non è arte»

L'artista ha riflettuto con il pubblico a Villa Imperiale: «Con la realtà mista consegno il mio corpo all'immortalità»

Marina Abramovic

PESARO – Marina Abramovic e l’evoluzione della performance grazie alle tecnologie.

L’artista di fama mondiale è stata a Pesaro e ha parlato col pubblico in due momenti: uno a Villa Imperiale, poi al Teatro Rossini. Una riflessione sull’arte e sul ruolo dell’artista. Con una sferzata ai social.

Alla Pescheria Abramocic ha portato una performance in una doppia dimensione: fisica e digitale. The Lifel’opera immersiva di Marina Abramović e Tin Drum, costituisce un’esperienza cinematografica tridimensionale unica. Ciascun partecipante è invitato a liberarsi di ogni dispositivo elettronico e a indossare un visore per la realtà aumentata, attraverso cui visualizzare i confini di una stanza vuota. Al centro dell’ambiente virtuale si muove l’ologramma dell’artista Marina Abramović, la cui performance può essere osservata dal pubblico in maniera libera e da qualsiasi angolazione. L’assenza di barriere e schermi fornisce l’opportunità di cogliere nuovi punti di vista, vivendo un’esperienza unica nel proprio genere assieme all’artista.

«Dopo 55 anni che ho lavorato col corpo ho pensato di abbracciare la realtà virtuale – ha spiegato Abramovic – La prima volta feci un errore perché mi ero accorta che il corpo non era parte di questa esperienza. Così ho optato per la realtà mista, grazie alla quale ho avuto l’opportunità di creare qualcosa di vero e non vero. E’ una mia presenza anche quando non sarò più nella terra. Esserci e non esserci, nel gioco dell’immortalità».

Un concetto sui cui l’artista è tornata. «Il contatto diretto e l’energia sono importanti per le performance. Con The life sono come un fantasma, ma immortale».

Il regista Todd Eckert ha aggiunto: «L’obiettivo non era quello di creare qualcosa di piatto ma una versione interattiva con le persone».

Abramovic ha chiuso con alcune critiche: «Tik tok e Instagram non sono arte. Il futuro è il saper cogliere la semplicità del passato. Non amo l’intelligenza artificiale. Tutta la mia vita è performance».

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