Pesaro

Pesaro, la materna Giardino Fantastico sarà statale (3-6). Fp Cgil: «No a esternalizzazioni»

Il Comune reagisce ai tagli con un riordino generale. Il sindacato: «Stupiti e indignati. Salvaguardare i posti»

PESARO – Due scuole comunali verso la statalizzazione. Per la FP Cgil «stupore e indignazione».

Il Comune cerca di «reagire ai tagli del governo» con un nuovo progetto «Che supporta la risposta ai bisogni dei nidi con la programmazione di 40 posti per il prossimo e di altri 45 per l’anno scolastico 2026/27 tramite l’apertura del nido di Torraccia. Una trasformazione che fa seguito anche alla necessità di riportare equilibrio nell’offerta della città per la fascia 3-6». È una nuova azione «che si inserisce nella riorganizzazione dell’offerta del servizio educativo per i prossimi anni scolastici» spiegano il sindaco Andrea Biancani e l’assessora alle Politiche educative Camilla Murgia, nel presentare il progetto sul polo 2-6 anni del Giardino Fantastico di via Madonna di Loreto.

In attesa del feedback del Governo centrale alla proposta di statalizzazione de La Giostra, previsto entro il mese, «proseguiamo nell’aggiornamento del modello educativo della città che deve rispondere alle contingenze dovute ai tagli dello Stato, in primis, e alla priorità legate alle liste d’attesa per i nidi» puntualizzano sindaco e assessora.

«Abbiamo pensato anche in questo caso che segue quello di via Filzi, a una soluzione che potesse essere una opportunità per i bambini, le famiglie e il personale coinvolto. L’obiettivo è quello di rendere il Giardino Fantastico una scuola statale, nei prossimi anni, per la fascia 3-6 anni. Confermiamo la sezione primavera di competenza comunale per il futuro e la creazione di un percorso di condivisione e supporto del coordinamento pedagogico per l’intero plesso». Un elemento quest’ultimo, come spiega Murgia, «che ci rende pionieri di un percorso innovativo nella relazione con lo Stato; quest’ultimo potrà sfruttare l’esperienza e la grande funzione professionale – riconosciuta – del nostro coordinamento pedagogico che verrà mantenuto anche nell’eventuale passaggio di competenze del Giardino Fantastico». Si apre dunque, «una nuova fase per i servizi educativi, che si aprono al rapporto e confronto con lo Stato (anche con l’intervento del Polo 0-6 previsto per via Rigoni), seguendo le indicazioni nazionali del Dl 65/2017, e che potenziano il ruolo del coordinamento pedagogico comunale».

La Fp Cgil, con i segretari Davide Del Fattore e Michele Niger non ci sta: «Durante incontri avuti con l’amministrazione su questo percorso, su nostra ferma richiesta proprio per garantire e tutelare i posti di lavoro e le professionalità interessate da anni, ci è stato garantito dalla stessa che il processo non avrebbe prodotto modifiche nei rapporti di lavoro e nei profili professionali delle lavoratrici impiegate nel servizio. Leggere a mezzo stampa che insegnanti della scuola dell’infanzia dovranno, essere ricollocate in mansione differente, come educatrici del sistema 0-3 ci lascia oltre che stupiti, indignati, in quanto i profili professionali richiedono requisiti e titoli differenti e non possono essere equivalenti. Inoltre questo scenario rispetto a comunicazioni che l’ente aveva formalmente dato alle rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori nelle passate settimane, non era neppure preso in considerazione, vista l’impraticabilità del percorso».

«Queste affermazioni creano un clima ancor più teso tra il personale dipendente e le famiglie, già preoccupate per queste esternalizzazioni dei servizi educativi, che rappresentano un vero e proprio cambio di visione rispetto la storia dei servizi educativi comunali Pesaresi. Riteniamo pertanto che quanto riportato in sede di confronto sindacale sia mantenuto dall’amministrazione confermando le posizioni assunte e ribadendo la nostra contrarietà ad ogni percorso di esternalizzazione dei pubblici servizi. La FP CGIL continuerà a vigilare sul processo di cessione di queste scuole comunali con lo scopo di  sostenere i lavoratori e le lavoratrici coinvolti , affinché il percorso tuteli i posti di lavoro e le professionalità acquisite in questi anni e il servizio alla cittadinanza».