PESARO – Matteo Ricci non si candiderà per la corsa a segretario del Pd. Lo ha rivelato in conferenza stampa dove ha espresso varie considerazioni.
Tra queste l’appoggio a Stefano Bonaccini, «candidato che io ritengo più solido, più vicino come percorso personale. Il lavoro continua ma non da candidato, perché, dobbiamo essere franchi, i candidati alle primarie sono già stati decisi per la loro forza e anche per le scelte che il partito esistente ha fatto. E sono state fatte anche per un meccanismo di regole che polarizza; e questa cosa mi preoccupa molto».
Per il sindaco di Pesaro la sua proposta sarebbe stata «la terza in questo momento, non c’è spazio se non quello politico dei dieci punti del programma. Bisogna essere intelligenti e mettere a disposizione le idee».
Ricci che ha però chiesto: «Fermiamo il percorso. In questo momento c’è un cortocircuito tra la campagna delle primarie che rischia di affossare la questione della costituente. Facciamo le primarie entro gennaio e il nuovo segretario o segretaria si occupi della costituente nel 2023. Dobbiamo ridefinire identità, progetto e linguaggio per le europee del ’24».