PESARO – È morto Oscar Piattella, l’artista della materia. Aveva 90 anni ed era ricoverato a Urbino. I suoi lavori partono dall’informale per poi arrivare a un utilizzo sistematico di materiali come terra, foglie, punti luce metallici. La superficie del quadro con la sue geometrie e matericità era il fato della sua ricerca.
Il sindaco Matteo Ricci e il vice sindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini lo ricordano così: «Oscar Piattella ha segnato la storia artistica del nostro territorio, contribuendo con il suo genio e con la sua generosità a farlo diventare “Capitale Italiana della Cultura 2024”».
«Perdiamo un gigante dell’arte contemporanea e della pittura italiana. Un orgoglio del nostro territorio, che in 65 anni di carriera ha caratterizzato la scena contemporanea internazionale con un percorso autonomo, ma sempre collegato alla ricerca e ai movimenti che avvenivano nelle piazze moderne più importanti. Ha saputo mantenere un proprio stile, una grande cifra artistica e tecnica sapendosi però sempre mettere in gioco, con i movimenti e l’evolversi delle stagioni».
Le sue opere sono state «simbolo di rinascita per Pesaro». La mostra per celebrare la sua attività, “Disgregazione e unità. Solcando la misura rinascimentale di Urbino”, è stata una delle prime esposizione ospitate dal Centro Arti Visive Pescheria dopo il Covid, nel 2020, in occasione dell’anno del suo 88esimo compleanno: «fu la migliore cartolina per riappropriarsi della bellezza e dell’arte nella ripartenza delle attività culturali».
Lo stretto legame con la sua città viene ricordato da Ricci e Vimini con «l’indimenticabile» donazione del “Polittico per Pesaro” (2014-2020). «Un’opera straordinaria, che oggi arricchisce la sala del Consiglio del palazzo del Comune di Pesaro», un chiaro riferimento e omaggio alla pala l’Incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini, capolavoro iconico delle collezioni dei Musei Civici caratterizzato da un prodigioso naturalismo e da un nuovo equilibrio tra linea, volume, colore e luce, in cui l’incontro tra il divino e l’umano si traduce nel grandioso effetto di “quadro dentro il quadro”.
«Sarebbe stato un grande interprete e Maestro della Capitale Italiana della Cultura 2024, avemmo dovuto vederci presto per definire una sua partecipazione – ha concluso Vimini -. Anche se il destino ha scelto diversamente la sua carica emotiva e artistica legherà ancora di più le nostre progettualità a partire da quelle che collegano Pesaro a Cantiano, Cagli e al Catria e Nerone».
I funerali verranno decisi in queste ore, saranno a Pesaro in Duomo.