Pesaro

Pesaro dedicherà un museo allo scultore Giuliano Vangi

Anna Maria Mattioli sottolinea: «Allestiremo le opere a palazzo Mazzolari Mosca in via Rossini»

L'opera di Giuliano Vangi in piazza Mosca

PESARO – La politica e il mondo della cultura omaggia lo scultore Giuliano Vangi morto il 26 marzo. E Pesaro è pronta a dedicargli un museo.

«Il mondo dell’arte contemporanea piange il suo più grande scultore, vissuto a Pesaro accanto alla sua splendida famiglia, conosciuto e amato in tutto il mondo per aver saputo trasformare ogni materia e forgiare con le sue mani d’artista opere di straordinario pathos e bellezza – sottolinea la presidente della Commissione Cultura del Comune di Pesaro Anna Maria Mattioli – Sarà presto realtà il Museo pesarese a lui dedicato, già approvato dalla giunta Ricci e che avrà sede nel più prestigioso palazzo di Pesaro, il Mazzolari Mosca di Via Rossini, anche in veste completamente rinnovata».

Scultura che trova fertili radici a Pesaro. «Mi preme portare a termine il compito col sostegno politico del Sindaco e degli assessori Vimini, Pozzi e Nobili della istituzionalizzazione del “Parco Urbano di Scultura Pesaro” che permetterà a tutti gli effetti di entrare a far parte del patrimonio artistico contemporaneo del Comune di Pesaro. Un capitale scultoreo che ricomprende ben 22 opere di artisti che hanno voluto omaggiare la città di Pesaro con la loro impronta artistica. E al fianco dei grandi Pomodoro, Sguanci, Colla, Mattiacci e Gentiletti, una presenza importante è data sicuramente dal Maestro Giuliano Vangi – “La scultura della Memoria” (2018)- che rende oggi la Piazzetta Toschi Mosca, proprio a ridosso del luogo deputato al suo museo. Poi “I Gabbiani” (2022) in Piazzale Matteotti è la chiara rappresentazione della libertà che oggi purtroppo si presenta a volte “sfaldata tra uomo e natura” per usare le parole di Vangi. Nel prossimo consiglio comunale andrà al voto la mia mozione che impegnerà il Comune di Pesaro e tutti noi pesaresi, a tutelare le sculture che gli artisti del calibro di Vangi ci hanno lasciato con così grande generosità e maestria unica».

Il sindaco di Fano Massimo Seri parla di Vangi come «Un grande visionario, illuminato che ha segnato la storia del nostro tempo. Lascia segni ineludibili nel rapporto con la nostra città: a partire dall’opera ‘L’incontro’ in Piazza Fano a Rastatt in onore del nostro gemellaggio con la città tedesca, poi con la scultura Concordia che abbiamo posizionato nei Giardini Amiani infine con il progetto dedicato a Vitruvio».

Il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini tributa un omaggio all’artista: «Ha amato profondamente Pesaro e la provincia, scrivendo pagine indelebili nel segno della cultura. Le sue opere hanno toccato profondamente la nostra terra veicolando bellezza, proporzioni e armonia. Perdiamo un autentico ambasciatore dell’arte nel mondo, universalmente riconosciuto e stimato, che ha indagato come pochi sull’Uomo con il suo inconfondibile stile permeato di contenuto», evidenzia Paolini.