PESARO – La truffa dietro il messaggio che nelle ultime ore ha invaso le chat dei pesaresi. La Questura ha ricevuto tantissime segnalazioni e raccomanda di non aprire il link e soprattutto di digitare password che possano garantire l’accesso ai propri profili social.
In pratica nelle ultime ore sta girando in varie chat whatsapp un link a un articolo di stampa che riporta una notizia di cronaca allarmante su Pesaro e invita a visionare un video. La finta notizia segnalava la scomparsa di una ragazzina. E invitava a cliccare sul video per vedere le immagini per riconoscere e aiutare i genitori nel suo ritrovamento. Ovviamente tutto falso. Ma in tanti hanno cercato di aprire il video e sono incappati in una strada d’accesso sbarrata. In pratica non si è autorizzati a vedere le immagini se non si inseriscono le credenziali Facebook. C’è chi ha seguito le istruzioni e in poche ore il suo profilo è stato hackerato e danneggiato. Le segnalazioni sono arrivate da vari utenti che erano nelle chat, ma l’invito è quello di non aprire nulla. Non c’è nessuna bambina scomparsa, è solo una tecnica per rubare l’identità social delle vittime. E magari chiedere soldi per riavere il profilo.
Questo il messaggio: «Oggi sono emersi nuovi filmati diffusi dalla polizia. Proviene dal negozio dove il rapinatore si è fermato, è l’unico filmato in cui si vede almeno una parte del volto. Insieme ai genitori vi chiediamo di guardare il video, forse potrete riconoscere il rapinatore e aiutare a ritrovare la loro amata figlia».
I truffatori invitavano a cliccare su un link creato appositamente dai criminali informatici per conoscere account e password dell’ignara vittima. In realtà non esisteva nessun video.
Chi è caduto nella trappola ha ceduto i propri dati ai truffatori e oltre a subire il furto di informazioni sensibili si può ritrovare l’account Facebook rubato.
Poi la chiosa del messaggio fake: «Anche se non conoscete il rapinatore, per favore a nome dei genitori di Giulia condividete questo post sul vostro profilo e sui gruppi locali della vostra città, insieme riusciremo a trovare Giulia».
La Questura raccomanda di non aprire link sconosciuti.