Pesaro

Pesaro No Gnl, i cittadini scrivono al Ministero e avviano raccolta firme per bloccare il progetto

EveryOne Group e alcuni cittadini del movimento "Pesaro: NO GNL": «Pec alle istituzioni, area a massimo rischio e principio di precauzione da rispettare»

Il comitato “No Gnl”
Il comitato “No Gnl”

PESARO – Ipotesi impianto liquefazione del gas alla Fox Petroli, il comitato No Gnl scrive al ministero per bloccare il progetto.

EveryOne Group e alcuni cittadini del movimento “Pesaro: NO GNL” hanno inviato un appello urgente alle istituzioni competenti per chiedere il «blocco immediato dell’impianto di liquefazione del metano (GNL) previsto nel quartiere Tombaccia». La richiesta è stata inviata via PEC al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Ministero della Salute, al Presidente della Regione Marche, al Prefetto di Pesaro e Urbino, al Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino e al Sindaco di Pesaro.

Il caso è balzato recentemente alle cronache scatenando reazioni delle associazioni della politica. Non solo l’esposto, ma anche il ricorso al Tar.

L’impianto, progettato dalla società Fox Petroli, sorgerà «in un’area a massimo rischio sismico e alluvionale, a ridosso di case, scuole e luoghi di cura, con depositi di GNL e un traffico continuo di autocisterne che attraverseranno la città. Nonostante queste criticità, il progetto ha ricevuto Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) positiva, ignorando il principio di precauzione sancito dai trattati europei e dalle normative nazionali».

Nell’appello, i cittadini denunciano che la realizzazione dell’impianto «rappresenterebbe un gravissimo rischio per la salute pubblica e per l’ambiente. Il GNL è un combustibile altamente infiammabile, e la sua combustione produce particolato tossico associato a tumori, leucemie, malattie respiratorie e cardiovascolari, come confermato da studi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA). La sua collocazione in una zona fragile dal punto di vista idrogeologico e sismico aumenta esponenzialmente il rischio di incidente rilevante, con scenari potenzialmente catastrofici per la popolazione e il territorio».

Parallelamente all’invio dell’appello, i suoi promotori hanno lanciato una raccolta firme, invitando la cittadinanza ad aderire per chiedere l’immediato blocco del progetto.

«È inaccettabile che si stia procedendo con questo impianto senza considerare i rischi enormi che comporta – afferma Roberto Malini, co-presidente di EveryOne Group e cittadino membro di ‘Pesaro: NO GNL’ – Abbiamo normative precise che tutelano i cittadini e l’ambiente, ma nel caso di Pesaro si sta ignorando tutto questo. Non si sta applicando il principio di precauzione, non si stanno seguendo le linee guida per la sicurezza degli impianti a rischio incidente rilevante e si sta esponendo un’intera città all’effetto di micidiali veleni e all’eventualità di una catastrofe. Molto bene le azioni da parte della cittadinanza, l’interrogazione parlamentare già presentata e il ricorso al Tar contro la VIA».

Nel comunicato, Malini annuncia anche il prossimo rilascio del video “GNL a Pesaro – Apocalisse annunciata”, che presenterà dati, immagini e testimonianze sul rischio che la città sta correndo e sulle tragedie già avvenute a causa della sottovalutazione del rischio industriale.

L’appello dei cittadini è chiaro: «fermare immediatamente il progetto prima che sia troppo tardi».