PESARO – Oltre 150 sfratti nell’ultimo anno, Pino Longobardi, responsabile Unione Inquilini Pesaro commenta la situazione difficile.
«Dalla regione Marche solo spiccioli per la morosità incolpevole. A Pesaro è sempre più difficile trovare locazioni di appartamenti ad un canone accettabile – prosegue Longobardi – gli sfratti anche nel 2022 hanno superato la quota di 150, le politiche per l’abitare sociale della regione sono minime e non sufficienti a collocare in una abitazione la marea di domande per edilizia sociale.
Si rischia di fare esplodere una situazione estremamente critica. La regione Marche deve stanziare fondi consistenti per ristrutturare o acquisire nuovi alloggi per l’edilizia popolare».
E’ notizia di qualche giorno fa dell’uomo che si era barricato in casa con la fiamma ossidrica ed era pronto a scagliarsi contro gli agenti per evitare lo sfratto.
«Dalla Regione solo 990 mila euro per il fondo inquilini morosi incolpevoli. Si amplia la platea ma i soldi restano uguali o diminuiscono. Inoltre con i 990.000 euro a disposizioni e ipotizzando di dare 2500 euro di contributo, si potranno dare contributi solo a poco più di 390 famiglie. I conti non tornano, mentre la Regione pensa di aver fatto chissà che cosa».
Per Longobardi occorre «estendere la platea dei beneficiari e la rimodulazione dei criteri per la concessione dei contributi. Le risorse vengono trasferite in base ai fabbisogni effettivi a tutti i Comuni che poi provvedono all’erogazione dei benefici con lo scopo di regolarizzare il pagamento dei canoni di locazione relativi all’anno 2022, a seguito della perdita del reddito IRPEF in misura superiore al 25%, anche per motivi connessi all’emergenza da Covid-19».
Il contributo copre il canone locativo delle mensilità a contratto per il 2022, pari al 40% del relativo importo, fino a un massimo di 2.500 euro e con un indice della situazione economica equivalente – ISEE non superiore a 35.000 euro.
«A dimostrazione della incolpevolezza della morosità, l’interessato dovrà dimostrare la regolarità nei pagamenti degli affitti negli anni precedenti. La Regione Marche era già intervenuta nel 2021 modificando alcuni criteri per estendere i benefici al maggior numero di persone in difficoltà, ampliando l’ammissione a partecipare al Fondo per tutti i Comuni, in deroga all’elenco dei Comuni ad alta tensione abitativa come previsto dalle normative nazionali».