PESARO – Una trilogia di appuntamenti e riflessioni chiude, a partire dall’incontro di venerdì 21 aprile, il primo dei tre anni dell’Osservatorio Povertà, progetto istituito a febbraio 2022 che vede coinvolti Ats1, Università di Urbino e Caritas Pesaro.
«Mesi intensi – spiega Luca Pandolfi, presidente del comitato dei sindaci dell’Ats1 e assessore alla Solidarietà di Pesaro – che prevedono una tappa “formativa” pensata per gli operatori del terzo settore (21 aprile); una di scambio di buone prassi, rivolta agli stakeholder (sindacati, centri per l’impiego etc, a giugno); la restituzione di un report sulle povertà estreme presenti nel territorio (ottobre)». L’obiettivo è realizzare un percorso di analisi del fenomeno e dei bisogni legati alla povertà, passaggio fondamentale per mettere a punto sistemi di valutazione dell’efficacia degli interventi in atto e dare le risposte più corrette e opportune per costruire, sempre più, i servizi intorno alla persona». Il percorso di Osservatorio Povertà prende avvio da una visione inedita, sperimentale, «che ha coinvolto l’Ats1 come promotore, gestore e ideatore di servizi, la Caritas come elemento operativo e strategico, l’ateneo urbinate con il suo know how in funzione dell’attività di ricerca; una sinergia di cui siamo estremamente orgogliosi e che ci permetterà di acquisire nuove conoscenze – puntuali e chiare a tutti -per mettere a punto sistemi pratici di intervento» precisa Pandolfi.
Lo spiega anche il coordinatore dell’Ats1 Roberto Drago: «La vera novità non sta nell’Osservatorio in sé ma nel metodo che ha adottato: tre soggetti così diversi tra loro che si uniscono per una lettura comparata delle povertà a 360 gradi, fatta da punti di vista contrapposti». Un valore aggiunto che muove dal “modello pesarese” di welfare «che ha sempre fatto, del fare rete, il suo punto di forza; realizzabile solo se chi lavora sul territorio lo fa insieme.».
Nel caso specifico dell’appuntamento di venerdì 21 aprile, in programma dalle 9 alle 13 all’Auditorium di palazzo Montani Antaldi (in via Passeri 72), dal titolo “Povertà nell’Ambito Territoriale Sociale 1 di Pesaro: l’Osservatorio Povertà e la prospettiva della ricerca sociale emancipatrice” (iscrizione tramite modulo a link: https://forms.gle/FM2Wr5JjNnXfeVx46 – info a bruna.mura@uniurb.it) gli operatori a cui ci rivolgiamo (professionisti dei servizi socio-educativi e socio-sanitari pubblici e afferenti al terzo settore) sono chiamati a partecipare per condividere con l’Osservatorio il loro modello, un approccio “non neutro” che vede il povero come soggetto che partecipa a un percorso di inserimento sociale».
E che dovrà intrecciarsi a quello adottato dalle istituzioni locali per dare risposte in termini di servizi, in questo caso dall’Ats1 e dal Comune di Pesaro, «La cui strategia – spiega Pandolfi – si è sempre caratterizzata dalla grande attenzione al Sociale. Il tema della povertà è al centro dell’agenda politica dell’Amministrazione; lo abbiamo dimostrato con il sostegno e la collaborazione storica con Caritas e gli altri soggetti ad esempio per il progetto Protezione freddo (svolto in co-progettazione con l’associazione Città della gioia, ndr); con l’impegno per il recente Prins (quasi 200mila euro per uno “sportello diffuso” rivolto al contrasto alla povertà estrema e marginalità) svolto insieme a Caritas e comitato di Pesaro di Croce Rossa Italiana con cui collaboriamo da tempo con iniziative quali l’Unità di strada che opera nel territorio in prevalenza negli orari serali» spiega Pandolfi che ricorda anche i recenti finanziamenti ottenuti e riversati sul territorio: «La scorsa settimana hanno preso il via due importanti progetti sociali sull’estrema povertà finanziati dal Pnrr quali la “Stazione di posta” (oltre 1 milione di euro nelle vicinanze della ferrovia) e “Housing first” (710mila euro, per arricchire la proposta di alloggi temporanei)».