PESARO – Caso Parcheggi in struttura, Lorenzo Lugli, portavoce M5S replica al sindaco. Differenti visioni nella stessa maggioranza, un braccio di ferro tra Pd e M5S iniziato nel nazionale, approdato in Regione sul caso bypass ferroviario e finito ora sulle cronache pesaresi.
«Viviamo in un’epoca di straordinaria innovazione digitale, eppure ci ostiniamo ancora ad affrontare le sfide del presente con gli strumenti del passato. Sarebbe come tentare di combattere il Covid con rimedi medievali: non solo inefficace, ma potenzialmente pericoloso. La gestione di una città moderna richiede un cambio di paradigma: abbiamo bisogno di una visione fresca, di soluzioni innovative che abbraccino la tecnologia e coinvolgano attivamente i cittadini, mettendo al primo posto la sostenibilità ambientale.
La questione dei nuovi parcheggi venuta alla ribalta delle cronache locali in questi giorni è l’emblema di un pensiero superato: mentre le città più all’avanguardia stanno rivoluzionando la mobilità urbana con sistemi di trasporto sostenibili, creando hub di scambio nelle periferie, si propone ancora di costruire nuovi parcheggi nel cuore storico della città. Una soluzione antiquata, un facile compromesso che accontenta per un po’ ma nel lungo periodo rischia di peggiorare il problema, aumentando il traffico e l’inquinamento proprio dove dovremmo preservare la bellezza e la vivibilità, contraddicendo ogni principio di sostenibilità urbana».
Per Lugli «la città ha bisogno di un ripensamento radicale. Questo significa riprogettare gli spazi urbani creando zone a basse emissioni, valorizzando le aree verdi esistenti e sviluppando sistemi di monitoraggio che permettano di intervenire tempestivamente quando la situazione lo richiede. Una completa rivoluzione non solo della mobilità ma anche dell’arredo urbano, della gestione dei rifiuti e delle manutenzioni. Non si tratta semplicemente di costruire qualche pista ciclabile in più, ma di ripensare completamente il modo in cui viviamo la città. Non possiamo accontentarci di soluzioni tampone, il futuro di Pesaro deve essere costruito attraverso un dialogo con i cittadini, per garantire che le politiche e i progetti siano realmente in linea con i bisogni della popolazione. L’urbanistica deve privilegiare soluzioni naturali, creando spazi che siano allo stesso tempo ambienti funzionali, sostenibili e piacevoli da vivere. Governare la città del terzo millennio significa dimostrare di aver compreso che le vecchie soluzioni non possono risolvere i nuovi problemi. Pesaro ha bisogno una amministrazione all’avanguardia, di innovatori audaci e visionari: il tempo del cambiamento è ora».