PESARO – Colpisce il personale della polizia penitenziaria con la gamba di un tavolo. Si è temuto il peggio al carcere di Pesaro. A denunciare il fatto i rappresentanti sindacali regionali di Sappe, Osall, Uilpa, Sinappe, Uspp, Fns cisl e Fp cgil. Le sigle parlano di un episodio che «poteva avere un epilogo drammatico e spaventoso.
Nello specifico il caso riguarda un detenuto straniero trasferito da poco nell’Istituto Pesarese per ordine e sicurezza da un altro Penitenziario, dopo aver commesso, anche in questo Istituto, una serie d’interminabili aggressioni e devastazioni ai danni del personale e dei beni dell’amministrazione penitenziaria. Non aveva perso l’abitudine di aggredire verbalmente e fisicamente, dapprima gli altri detenuti e successivamente anche il personale in servizio all’interno dei piani detentivi, tanto da richiedere l’immediato allontanamento al Provveditorato di Bologna».
Una volta uscito dalla propria camera detentiva per effettuare la doccia, ha deciso di non voler rientrare, pertanto visti i pregressi e considerata la grossa mole e la stazza del detenuto si è resa necessaria l’azione di diversi Poliziotti Penitenziari in servizio.
«Il detenuto ha inizialmente tentato di rompere e sfondare con la gamba di un tavolino la porta dell’ufficio del povero collega in servizio nel reparto detentivo e successivamente con l’arrivo dei colleghi richiamati per dare supporto, ha reagito a malo modo picchiando e malmenando il personale di Polizia Penitenziaria con la gamba del tavolo. Ad avere la peggio è stato l’assistente della Polizia Penitenziaria addetto alla vigilanza della sezione che è stato colpito sulla fronte dal detenuto con il piede del tavolo con una violenza tale da farlo stramazzare
a terra e fargli perdere i sensi, tant’è che per lunghi ed interminabili minuti si è pensato al peggio visto che il collega non dava segni di ripresa. Attimi di paura che hanno colpito tutti i colleghi presenti sino all’arrivo dell’autombulanza del 118 che ha immediatamente trasportato in codice rosso l’Assistente Capo presso il locale Pronto Soccorso, dove per fortuna ha ripreso conoscenza e dopo le prime cure del caso è stato ricoverato e ad oggi si trova in osservazione visti gli importanti postumi dovuti alla terribile aggressione. Intanto altri quattro colleghi hanno riportato lievi contusioni con diversi giorni di prognosi che sommati all’aggressione, hanno permesso e costretto, “ahimè”, la Direzione Pesarese a trasferire immediatamente il detenuto presso un altro Carcere».
I sindacati chiedono più sicurezza all’interno degli Istituti, «non è più tollerabile lasciare inermi e indifesi i Poliziotti Penitenziari che a mani nude sono costretti ad affrontare soggetti di tale pericolosità sociale a i quali è consentito compiere qualsiasi atto turbativo, vista la presenza all’interno delle camere detentive di vere e proprie armi improprie ovvero tavoli e sgabelli in legno, fornellini a gas scalda vivande, lamette e quant’altro».