Pesaro

Pesaro, dopo le polemiche continue prestazioni per il mammografo di via Nanterre

Vitri e Mattioli (Pd) parlavano di disagi, ma l'Ast rassicura: «Erogate 184 analisi e screening nel solo mese di gennaio»

PESARO – Il mammografo di via Nanterre, nel distretto di Pesaro, è attivo e funzionante. Dopo le tante polemiche durate mesi Ast Pu fa sapere che nel solo mese di gennaio sono state erogate 184 prestazioni tra screening e clinica senologica a settimana. Solo nella mattina del 31 gennaio trenta donne hanno usufruito del servizio.

Negli ultimi giorni l’allarme era stato lanciato dalla consigliera regionale Micaela Vitri e dalla consigliera comunale Anna Maria Mattioli che parlavano di “gravi disagi per mancanza del medico radiologo“.

«Siamo andati a verificare direttamente e spiace dover nuovamente intervenire – aggiunge il Direttore Ast Pu Alberto Carelli – il dispositivo è in funzione e sta continuando ad erogare le mammografie sia per lo screening, che per la clinica, che per le urgenze. Voglio ringraziare il personale che ha anche lavorato fino alle ore 20 per garantire il servizio in maniera tempestiva ed efficiente. Purtroppo queste notizie non fanno che creare confusione negli utenti e nelle pazienti che, mi hanno riferito, non si recano in via Nanterre lasciando vuoti alcuni slot. Queste continue notizie infatti innescano un meccanismo di sfiducia e questo dispiace soprattutto per i medici e i tecnici che continuano a lavorare. Invito a verificare e andare a vedere di persona per evitare di destabilizzare un percorso, come quello dello screening, fondamentale per la cura e la diagnosi precoce del tumore alla mammella».

Le sedute infatti sono attive il mattino e il pomeriggio, dal lunedì al venerdì: «la dotazione organica della diagnostica per la prevenzione alla mammella è al completo – spiega Paola Manna radiologa dell’Azienda sanitaria di Pesaro e Urbino – abbiamo due dottoresse e i tecnici. Mai nessuna seduta clinica o di screening è andata deserta e cerchiamo di garantire le urgenze quando ci vengono richieste. Un lavoro importante e fondamentale che ci permette di garantire alle donne la sicurezza del percorso e della cura».

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