Pesaro

Pesaro, polemiche per il manifesto della Fiera. Lugli (M5S): «I ragazzi del Mengaroni non vanno criticati»

Il consigliere pentastellato: "Polemica deprimente da leoni da tastiera. Sostenere i giovani"

Il manifesto della Fiera di San Nicola a Pesaro con la cipolla

PESARO – Polemiche per il manifesto della fiera di San Nicola, sul caso interviene il consigliere M5S Lorenzo Lugli. «Quest’anno, il manifesto della Fiera di San Nicola ci ha sorpresi con un’immagine che ha scatenato un’ondata di commenti, non tutti benevoli. Al posto della solita “Sfera Grande” di Pomodoro, svetta un’enorme cipolla, opera degli studenti del Liceo Artistico Mengaroni. Ebbene sÌ, una cipolla. Un ortaggio umile che diventa il simbolo di un evento cittadino tradizionale».

Che prosegue: «È davvero deprimente vedere come certi leoni da tastiera su Facebook se la prendano con i ragazzi del Mengaroni, colpevoli di aver creato un manifesto per la fiera di San Nicola 2024 che a loro non piace. Forse perché siamo abituati a vedere sempre le stesse cose, gli stessi simboli, le stesse rappresentazioni e magari facciamo fatica a capire una proposta diversa».

Lugli chiude: «Ma davvero dobbiamo sempre cercare il pelo nell’uovo? Questa volta la scintilla è una cipolla, ma sotto sotto c’è una ben più profonda mancanza di rispetto per il lavoro degli altri. I ragazzi del Mengaroni ci invitano a guardare oltre l’apparenza. La cipolla non è solo un alimento, ma un simbolo che potrebbe rappresentare la stratificazione della tradizione, la crescita costante, la trasformazione. O forse è semplicemente un omaggio alla tradizione contadina della nostra città, un modo per riconnetterci alle nostre radici.

In realtà i ragazzi del Mengaroni sono tra le menti più creative e brillanti della città e si occupano di realizzare il manifesto della fiera da anni, spesso usando la cipolla come elemento identitario di una tradizione locale.
In fondo, l’arte può essere anche provocazione, sperimentazione, e i nostri giovani artisti ci stanno dimostrando di avere talento, immaginazione e una voglia di stupirci. Dovremmo essergli grati per il loro impegno e il loro talento, invece di attaccarli.

Sosterrò, soprattutto i giovani pesaresi e i giovani artisti del Mengaroni. Dovremmo ringraziare questi ragazzi per averci regalato un’immagine che ci fa pensare, che ci fa discutere e, in definitiva, ci fa crescere. Dovremmo sostenerli, incoraggiarli a continuare a esprimere la loro creatività senza paura. A loro basterebbe dire semplicemente: “Grazie di tutto quello che fate per la nostra città”. Dobbiamo imparare ad apprezzare gli sforzi di chi lavora con passione per valorizzare la nostra comunità, invece di criticarli senza pietà. Pesaro ha bisogno di giovani talenti come loro. Ha bisogno di idee fresche, di visioni innovative. E noi, come cittadini, abbiamo il dovere di sostenerli».

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