Pesaro

Pesaro, il Centrodestra: «Da Biancani giunta fotocopia, potere sempre nelle mani degli stessi»

Il gruppo di opposizione chiederà una riduzione del 30% per lo stipendio degli assessori. «Solito poltronificio indipendentemente dai risultati»

Il centrodestra pesarese

PESARO  – Il centrodestra pesarese attacca il nuovo sindaco: «Giunta fotocopia, perpetuazione del potere nelle mani degli stessi». I gruppi consiliari di centrodestra formati da Fratelli D’Italia (Daniele Malandrino, Michele Redaelli, Serena Boresta, Cristina Canciani, Giovanni Corsini), Pesaro svolta (Marco Lanzi, Giulia Marchionni, Giovanni Dallasta), Lega (Dario Andreolli) e Forza Italia (Mauro Marinucci), Pesaro Giovani (Antonio Bartolomei),  commentano la composizione della giunta fatta dal sindaco Andrea Biancani.

«Come volevasi dimostrare il neosindaco Biancani è ingabbiato dalle logiche di spartizione del suo partito e ha varato la fotocopia della Giunta Ricci dimostrando sudditanza rispetto alle correnti PD e ai personalismi esasperati degli ex assessori. La nuova/vecchia Giunta è frutto di chi ha confuso il ruolo di assessore per un lavoro a tempo indeterminato e per questo, visti gli esorbitanti aumenti avuti negli ultimi anni, chiederemo la riduzione del 30% dello stipendio attraverso una mozione. Non tutti sanno che un Sindaco percepisce uno stipendio di 9.666,0 euro lordi e un Assessore di 5.796,0 euro lordi».

Per i consiglieri «da troppo tempo assistiamo a un fenomeno che minaccia la nostra democrazia locale e la nostra qualità di vita: il cosiddetto “poltronificio”, ovvero la perpetuazione del potere nelle mani delle stesse persone, anno dopo anno, elezione dopo elezione. 

Innumerevoli volte abbiamo visto gli stessi volti sedere nelle stesse poltrone indipendentemente dai risultati ottenuti o dalle promesse fatte. Questo perpetuarsi del potere non solo limita l’innovazione e la crescita, ma crea un ambiente di compiacenza e stagnazione. La città soffre perché le decisioni vengono prese non per il bene comune, ma per mantenere intatti gli equilibri di potere esistenti. Il risultato di tutto ciò è sotto i nostri occhi: progetti incompiuti, servizi inefficienti, mancanza di trasparenza».

L’ultima stoccata: «Da Biancani nessuna innovazione, nessuna nuova linfa all’azione amministrativa, anzi ha persino riportato ai vertici comunali il dualismo Belloni-Conti che per anni hanno ingessato l’azione amministrativa litigando su tutto. Biancani dimostra che la sua coalizione è solo un accordo elettorale costruito a tavolino non su un programma ed una visione della città, ma sulla gestione del potere esercitata sempre dalle stesse donne e dagli stessi uomini capobastone del suo partito. Dichiara che per la prima volta a Pesaro la giunta avrà una maggioranza femminile ma è evidente come tutti i ruoli di vertice siano ricoperti da uomini. In coerenza con le precedenti gestioni del Sindaco Ricci il cda di Marchemultiservizi, di Aspes, di Adriabus sono considerate sedie intercambiabili da ricoprire per appartenenza e non per competenza, senza valutazioni  aprioristiche sulle politiche da attuare per progettare il futuro di interi settori. Ruoli fondamentali trasformati in ufficio di collocamento per ricompensare i delusi. Emblematico il caso di Stefano Donini, capolista della lista “Il Faro”, che dopo aver invano reclamato un Assessorato è stato ricompensato con un posto nel CDA Adriabus, un ruolo che non ha nessuna correlazione con la sua vita professionale (Responsabile dello Sportello casa del Comune). In definitiva, una giunta fatta con il bilancino che ha tagliato quelle persone che hanno dimostrato competenza e sensibilità istituzionale come Perugini e premiato chi appartiene a liste e listine costruite ad personam».


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