Pesaro

Pesaro, il centrodestra chiede agli assessori di ridursi lo stipendio del 30%. Lugli (M5S): «Inizino Dallasta e Baiocchi»

Il portavoce del Movimento, Lorenzo Lugli: «Perchè non danno una dimostrazione di buona volontà partendo dai consiglieri regionali?»

Consiglio regionale (immagine di repertorio)

PESARO – A Pesaro, i consiglieri comunali di destra hanno avanzato la proposta di ridurre del 30% gli stipendi di assessori e sindaco.

A commentare la proposta è Lorenzo Lugli, portavoce M5S. «Vorrei ricordare che i portavoce del Movimento 5 stelle da sempre adottano una politica di riduzione volontaria degli stipendi ben più drastica, che ha portato alla restituzione di oltre 118 milioni di euro alle casse dello Stato e continuano a farlo, finanziando progetti sociali. Anziché puntare il dito sulla parte avversa, perché non danno una dimostrazione di buona volontà chiedendo ai propri consiglieri regionali di dare il buon esempio, iniziando da Baiocchi e dal neo consigliere Dallasta, che attualmente cumula le cariche di consigliere regionale e comunale».

Lorenzo Lugli (M5S)

Lugli continua: «Questa richiesta mette in luce una questione fondamentale: la coerenza tra le parole e i fatti. Se la riduzione degli stipendi è davvero un atto di responsabilità, perché chiederla solo ad alcuni? La proposta della destra sembra voler mascherare una certa ipocrisia politica, chiediamo pertanto che chi propone tagli sia il primo ad applicarli. Dal Governatore agli assessori e consiglieri regionali, la proposta potrebbe essere veramente interessante, se fosse indirizzata a tutti.

La richiesta di riduzione degli stipendi, se fosse estesa a tutti i livelli dal regionale al nazionale ed europeo, potrebbe rappresentare un passo verso una maggiore trasparenza e una riduzione degli sprechi, altrimenti è solo una trovata pubblicitaria».

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