PESARO – Le richieste di accesso agli atti dell’opposizione e la risposta del sindaco Andrea Biancani che in una conferenza stampa ha bollato la questione con «lasciate lavorare i dirigenti, lascia gì con le richieste».
Lascia gì è un’espressione pesarese per dire di lasciare perdere.
Sul caso interviene l’ex candidata sindaco Pia Perricci: «Dal chiedere “trasparenza amministrativa” al ritrovarsi “indagati” secondo Biancani il passo è breve. Anzichè apparire come “offerta di collaborazione” con la cittadinanza, l’asserzione di Biancani appare come una “minaccia” sorda ed intimidatoria, un po’ come in questi anni siamo stati abituati dalla maggioranza.
Vorrei ricordare a Biancani, che se l’amministrazione comunale pesarese fosse stata trasparente, non vi sarebbe la necessità di ricorrere a continue richieste di “accesso agli atti”. Dove si vuole arrivare? Alla verità! Ad avere una cittadina fiorente per tutti e non per gli amici degli amici. Ad avere una Pesaro dove tutti i cittadini hanno le stesse opportunità».
Perricci spiega: «È proprio grazie agli accessi agli atti che, ho scoperto numerose vicende, prima fra tutte quella degli appalti diretti ai consiglieri, per continuare ad esempio, con le congratulazioni fatte da una Consigliera a Tiberio Tiberi per la sua assunzione come dipendente, ancor prima dell’emissione del bando di assunzione, ed ancora con la strana assunzione di Massimiliano Santini nell’anno 2019 scelto fra ben 4 persone laureate, lui l’unico avente la licenza media. Assunzione che poi si è trasformata in un’attività di pseudo appalto continuativo delle 2 associazioni culturali “Opera Maestra” e “Stella Polare”, guidate dal suo amico, che nel giro di qualche anno ha incassato circa 600.000 euro».
Perricci chiude: «Potrei ancora continuare con la strana vicenda che vede coinvolto Vimini, nel doppio ruolo che sostanzialmente fa bonifici a se stesso, grazie al ruolo che occupa anche nella Fondazione Pescheria, che inutile a dirsi nel corso degli anni ha violato continuamente tutta la normativa sulla trasparenza amministrativa ed anticorruzione.
Biancani parla di trasparenza amministrativa, ma ad oggi ancora ci sono Bandi che vengono continuamente pubblicati nelle sezioni sbagliate di “amministrazione trasparente”. Biancani da politico esperto quale si è sempre autoproclamato, dovrebbe ben sapere che la Procura della Repubblica interviene solo nel caso in cui vi è la consumazione di un reato, mentre per la mancata trasparenza, per l’anticorruzione sono altri gli organismi che intervengono – ad esempio Anac- e lo fanno a seguito della ricezione delle segnalazioni.
Sono colpevole di fare continui accessi agli atti, per conto di numerosi cittadini ed anche per mio interesse perchè sono pesarese e voglio vivere in una città libera e democratica, perchè i pesaresi vogliono vivere sereni, e lo dimostrano le numerose lettere informative che sto ricevendo. Attendo con ansia la denuncia di Biancani, per un reato che ad oggi ancora non so di aver commesso».