Pesaro

Pesaro, sindaco prosciolto per aver dato dello “sciacallo” a un consigliere. Ricci: «Fui accusato di nefandezze»

Il primo cittadino: «Mentre morivano centinaia di persone Biaocchi mi dipinse con parole indegne. I pesaresi meritano una politica diversa»

Matteo Ricci sindaco di Pesaro

PESARO – Appellativi in consiglio comunale e il caso finisce in tribunale. l capogruppo Fdi Nicola Baiocchi aveva querelato il sindaco di Pesaro Matteo Ricci. Il motivo è lo scontro in consiglio comunale sull’emergenza coronavirus dello scorso 11 maggio. Per Baiocchi «Nessuna scusa in 90 giorni, anzi solo arroganza». Un confronto molto acceso in cui il sindaco disse: «Avvocato dei miei…, avvocato non mi faccia dire cosa, e di seguito, a più riprese, sciacallo… sciacallo».

Il giudice ha prosciolto il sindaco perchè tutto rientrerebbe nella critica politica e Ricci commenta la notizia: «È incredibile e triste come qualcuno pensi di fare politica in città. In piena pandemia mentre morivano centinaia di persone il candidato alle elezioni mi ha accusato di ogni nefandezza con parole indegne; io gli rispondo in consiglio comunale dandogli dello “sciacallo” (cioè uno che fa sciacallaggio su un evento catastrofico, per fini politici) e mi denuncia anche. Non solo. Alla richiesta di archiviazione del Pm fa opposizione, obbligando così i magistrati a continuare un’indagine che avevano già ritenuto priva di fondamento. Facendo perdere tempo e lavoro prezioso a magistrati che archiviano tutto di nuovo. Caro consigliere se pensate ancora di fare politica così…. auguri. I pesaresi che vi hanno votato meritano una politica diversa».