PESARO – Ponte di via Lamarca, i lavori sono in ritardo. Il rischio è che si possano protrarre per tutto luglio. E l’opposizione critica fortemente l’amministrazione comunale.
Sono giorni di proteste e di lunghe code su via Kolbe perchè la demolizione del ponte ha portato a deviazioni del traffico. Ma con i bagnanti che si riversano nelle spiagge di Sottomonte, la colonna di auto è molto lunga e i cittadini protestano.
Il sindaco Matteo Ricci aveva detto: «Chiediamo scusa per disagi creati a causa del protrarsi dei lavori al ponte sulla statale. Quando ho dato il via ai lavori urgenti sul ponte di via la Marca, mi avevano garantito che sarebbero finiti nelle prime settimane di giugno, prima dell’inizio dell’estate. Purtroppo i nostri tecnici e la ditta hanno comunicato alcuni giorni fa all’assessore Belloni il protrarsi dei lavori fino al 5 luglio. Sono arrabbiato quanto voi cittadini che in questi giorni fate spesso molta fila per uscire ed entrare dalla città. Per questo mi scuso e vi chiedo ancora due settimane di pazienza».
Ma neanche per il 5 luglio saranno finiti come spiega Nicola Baiocchi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, in commissione lavori pubblici. «Assistiamo a uno scarico di responsabilità tra direttore del cantiere e amministrazione comunale e a farne le spese sono i cittadini costretti in coda soprattutto nel weekend. Sono stati sbagliati i tempi per l’inizio dei lavori, proprio all’inizio dell’estate. Il manufatto è appena arrivato e crediamo che secondo i tempi del collaudo ne avremo per tutto luglio. Il nuovo cronoprogramma prevede per l’8 luglio il getto poi dopo 5 giorni il collaudo e la riapertura al traffico tra il 14 e 15 luglio. In teoria ci vorrebbero 28 giorni per il collaudo, dunque fine luglio, ma la direzione dei lavori fa sapere di poter anticipare nel rispetto delle condizioni di sicurezza dell’utenza. E’ chiaro che serva un ponte a regola d’arte con l’aspetto della sicurezza che resta di primaria importanza. Vigileremo affinchè tutto proceda al meglio, ma i cittadini dovranno subire ancora disagi per un’altra buona parte d’estate, cosa che si sarebbe potuta evitare e che critichiamo fortemente».